rotate-mobile
Cronaca

Finto matrimonio per ottenere la cittadinanza italiana, condannata

Il perugino indicato nell'atto di nozze era all'oscuro di tutto e non conosceva la donna

Chiede il ricongiungimento con il marito a Perugia, ma si scopre che non si era mai sposata e i documenti dell’ambasciata erano fasulli, così viene condannata ad otto mesi di reclusione.

La donna, cittadina e residente nelle Filippine, aveva presentato un’istanza di cittadinanza italiana per matrimonio e di potersi ricongiungere con il marito, residente a Perugia. Aveva inoltrato all’ambasciata italiana i documenti del matrimonio contratto con il perugino.

Erano partiti i controlli presso gli uffici comunali perugini per avere gli atti ufficiali di matrimonio, ma non erano stati trovati. Perché il matrimonio non era mai stato celebrato e il perugino indicato negli atti depositati all’ambasciata, presi chissà dove, era all’oscuro di tutto. Da qui la denuncia e il processo.

In tribunale la donna è stata condannata dal giudice Alessandra Grimaccia, in contumacia in quanto non è più in Italia da tempo, di otto mesi di reclusione per falso così come richiesto dal vice procuratore onorario Francesco Fiorelli.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Finto matrimonio per ottenere la cittadinanza italiana, condannata

PerugiaToday è in caricamento