rotate-mobile
Cronaca

Finte assunzioni per far ottenere permessi di soggiorno e sussidi agli stranieri: la truffa del consulente del lavoro

La procura chiede il processo per 26 persone finite sotto la lente d'ingrandimento per truffa e falso. Ecco come avrebbero truffato l'Inps per ottenere l'indennità di disoccupazione

False assunzioni di lavoro per favorire l’immigrazione clandestina. Sono ventisei gli imputati tra umbri e stranieri ( di cui algerini, marocchini e libanesi, cubani e serbi) finiti sotto la lente d’ingrandimento della procura per falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico e violazioni del testo unico sull’immigrazione. E questo perché – sostiene la procura che ha chiesto per tutti il giudizio (la prima udienza preliminare è fissata al 6 novembre) – tramite finti rapporti di lavoro, avrebbero cercato di ottenere permessi di soggiorno.

Tra le accuse, a vario titolo, anche quella di truffa perchè dopo aver trasmesso all'Inps la falsa denuncia di rapporto di lavoro domestico, una volta fatto figurare l'avvenuto licenziamento, ecco che gli stranieri avrebbero potuto godere della indennità di disoccupazione. 

Tra le figure “apicali” della vicenda giudiziaria, scoperta grazie al nucleo ispettorato del lavoro di Perugia, ci sarebbe stato un consulente del lavoro che avrebbe procurato l’ingresso illegale degli stranieri mediante le finte assunzioni trasmesse per via telematica all'Inps di Perugia, "servendosi" - è stato ricostruito nelle indagini - anche di un fittizio datore di lavoro domestico.  A quel punto avrebbero prodotto dichirazioni e documenti attestanti un falso rapporto di lavoro con l'intento - "di generare una falsa posizione assicurativa e previdenziale presso l'Inps di Perugia, propedeutica alla costituzione del titolo per presentare in Questura domanda per il rilascio del permesso di soggiorno".

In un altro episodio contestato dalla procura a carico del consulente di lavoro e dello straniero interessato ad ottenere il permesso di soggiorno, dopo aver prodotto un falso contratto di lavoro domestico, avrebbero poi fatto figurare l'avvenuto licenziamento in modo tale - è l'ipotesi accusatoria - di creare "artificiosamente" i pressuposti per beneficiare della relativa indennità di disoccupazione. Ed infatti, con questo sistema, lo straniero in questione avrebbe ottenuto un indennità di disoccupazione pari a 4mila euro. Sono oltre venti gli episodi contestati al consulente di lavoro e agli stranieri che - di volta in volta - erano interessati ad ottenere permessi di soggiorno o indennità di disoccupazione. Il tutto, è stato ricostruito, per un periodo di tempo compreso dal 2013 al 2015. 

Il pm Mario Formisano ha chiesto per tutti il processo e la prima udienza davanti al gup è il 6 novembre. Gli imputati sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati: Francesco Falcinelli, Alessandro Ciglioni, Michele Iacomi, Francesco Cappelletti, Emanuele Bernardini, Daniele Federici, Antonio Cozza. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Finte assunzioni per far ottenere permessi di soggiorno e sussidi agli stranieri: la truffa del consulente del lavoro

PerugiaToday è in caricamento