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Cronaca

Fisco, Finanza scopre 31 evasori totali: recuperato tesoretto da 80 mln di euro

Nei primi quattro mesi del 2012 le fiamme gialle di Perugia hanno scoperto 31 evasori totali, sul territorio della Provincia. Fioccano le denunce per 16 persone che avevano omesso i propri redditi

Gran lavoro degli uomini della Fiamme Gialle nei primi quattro mesi del 2012 con la scoperta di 31 evasori totali localizzati su tutto il territorio provinciale di Perugia. Dalle indagini è emerso che gli evasori hanno nascosto al fisco redditi per oltre 64 milioni di euro.

Sono stati denunciati 9 soggetti che non avevano presentato la dichiarazione dei redditi e altri 7 per aver occultato o distrutto la contabilità, ai sensi del D.Lgs. 74/2000.

Rispetto al 2011, pur rilevando una leggera flessione nel numero degli evasori totali scoperti (dato primi 4 mesi del 2011: 33 evasori totali) si assiste ad un notevole incremento dei redditi sottratti a tassazione; si passa, infatti, da una base imponibile di  33 milioni di euro individuati nel 2011 a circa 64 milioni di euro del 2012. In materia di “IVA DOVUTA” nel 2012 l’importo rilevato è pari a circa 16 milioni contro i 3 milioni del 2011.

Non emerge una particolare categoria economica tra i contribuenti evasori totali in quanto sono presenti le più eterogenee categorie. Tuttavia, la maggiore evasione è stata riscontrata nel settore del commercio all'ingrosso e al dettaglio (quasi il 16% del totale), delle costruzioni edili (circa il 19%), delle attività manifatturiere (7,00%), delle attività professionali, scientifiche e tecniche (16,00%) e dei servizi di informazione e comunicazione (10%). Tra i casi più eclatanti quello di una società di commercio all’ingrosso di animali vivi  nonché di una società cooperativa operante nel settore della logistica (trasporti e servizi connessi) che, tra l’altro utilizzava alcuni lavoratori irregolari.  

OPERAZIONE IN CORSO- Il Comando Provinciale di Perugia comunica che oggi è in pieno svolgimento, con l’impiego di 36 pattuglie per un totale di 74 militari, un vasto "Piano Coordinato di Controllo Economico del Territorio" che interessa diverse aree della città di Perugia, del suo hinterland  ed i maggiori centri della Provincia. In particolare, pattuglie di finanzieri  in divisa  stanno dando attuazione ad una serie di attività operative volte al contrasto ed alla prevenzione degli illeciti fenomeni dell'abusivismo commerciale e della minuta vendita di merci contraffatte.

Altre pattuglie - in questo caso composte da militari in abiti civili - sono contestualmente impegnate nel controllo della regolare emissione di scontrini e ricevute fiscali da parte di diversi esercenti, appartenenti alle diverse categorie che caratterizzano il variegato panorama economico sia della città di Perugia che dei maggiori centri della provincia.

 I "quadranti" del territorio oggi maggiormente interessati dall’operazione delle Fiamme Gialle sono, oltre quelli relativi ai quartieri del capoluogo insieme alle altre città della provincia, quali: Foligno, Spoleto, Todi, Città di Castello, Gubbio, Assisi, Città della Pieve e Castiglione del Lago.

Tali tipologie di operazioni si inquadrano infatti in consolidate metodologie d'azione, sistematicamente attuate anche nella specifica prospettiva di utilizzare i dati "caldi" acquisiti sul campo per integrare ed attualizzare le attività di monitoraggio ed analisi del tessuto "economico-finanziario". La "mappatura del territorio” e le correlate "analisi di rischio" sono infatti oramai divenute usuali strumenti di cui si avvalgono i reparti del Corpo al fine di meglio "mirare" più approfondite attività ispettive o di indagine (anche di polizia giudiziaria) verso i soggetti nei cui confronti emergono significativi indizi di comportamenti illeciti e di "infedeltà fiscale".

Si evidenzia che, l'odierno "Piano Coordinato" ha tra gli obiettivi anche  quello di tutelare gli operatori economici "regolari" dalla sleale ed illecita concorrenza degli abusivi e di coloro che vendono merci fuori norma, evitando che gli esercenti che rispettano gli obblighi di emissione dei documenti fiscali finiscano con il risultare  "svantaggiati" rispetto a loro concorrenti che violano le norme tributarie.

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