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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Figlio "rapito" e portato all'estero, madre sotto processo: "Fuggivo da un marito violento"

La denuncia della donna è stata archiviata e lei è stata accusata di sottrazione di minore e ha perso la potestà genitoriale

Il capo d’imputazione descrive una donna che ha “rapito” il figlio e lo ha portato in un’altra nazione, impedendo al padre di vederlo.

Una donna rumena di 44 anni, difesa dall’avvocato Maria Bruna Pesci, è accusata di aver abbandonato “l’abitazione familiare senza preavviso e trasferendosi all’estero, portando con sé il figlio minore all’insaputa ed ivi trattenendolo in contrasto con la volontà del padre convivente, quindi ostacolando anche i rapporti telefonici con il figlio, sottraeva il minore al predetto, impedendogli l’esercizio della responsabilità genitoriale”.

La donna si difende, raccontando di un clima di paura in famiglia, con il marito geloso e ossessivo. Tanto da spingerla a fare una denuncia per maltrattamenti (archiviata in quanto il giudice ha ritenuto che le situazioni fossero riconducibili ad una conflittualità familiare, ma non grave) e a rivolgersi ad un centro antiviolenza. Fino alla decisione di fuggire all’estero, dalla madre, in Spagna.

Il padre, costituitosi parte civile tramite l’avvocato Gianni Zurino, aveva subito attivato le procedure per il rientro del bambino in Italia e la revoca della potestà genitoriale alla madre. Ottenendo entrambi i provvedimenti.

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