Come ti celebro la Festa dei nonni con una poesia di Claudio Spinelli
Come ti celebro la Festa dei nonni con una poesia di Claudio Spinelli. Non solo mozione di affetti, ma spaccato antropologico di un modo di vivere ormai consegnato ai libri di storia.
Un ritratto che è un affresco di vita. Da qui nasce questa “filastrocca”, intrisa di memorie legate alla figura della nonna Assunta, che in perugino è “Asunta/Sunta/Suntina”.
Davanti agli occhi del lettore si squaderna una vita di fatica, sopportata con pazienza e rigore. Con senso del dovere e rispetto. Ed ecco il lavaggio dei panni col ranno nella scina di coccio, il ferro da stiro a carbonella, il rammendo dei calzini e il racconto di un’infanzia misera. Una vita in cui mancava il necessario, ma non l’affetto.
E le scuole saltate perché anche i bambini dovevano lavorare. E poi l’amore e le fatiche: raccogliere le spighe sfuggite ai mietitori, tirare su otto figli con amore e cura. E correre, correre. Verso dove? Verso la fine di una vita dazionale, improntata a sacrificio. Quando si dice: vivere per gli altri.
Ed ecco le parole di Claudio, grande poeta perugino, ma anche storico del costume. Parole sulle quali c’è da riflettere. Anche oggi. Per raccontare un mondo ai “fiole d’i mi fiole”, in linea di continuità. Perché serva da esempio.
LA FILASTROCCA DE LA NONN’ASUNTA
I fiole d’i mi fiole hon’ da ’mparalla / che ta i lor fiole ’nco l’hon da ’rcontalla / ’sta filastrocca lunga nco la giunta, / ’sta filastrocca de la nonn’Asunta. / Nonna ’Suntina da la testa bianca / che currive, currive e ’nn eri stanca / drent’a la scina ce metteve ’l ranno / e lavave, lavave tutt’l’anno, / scaldave ’l ferro nco la carbonella / e stirave, stirave, nonna bella, / arconciave le calze ch’èron rotte / e ciarcontave de quann’eri fiola / che lavorave e nun se’ git’ a scòla, / e ciarcontave de quann’eri sposa / che ’l nonno te rubbò, nonn’amorosa, / e ciarcontav’al tempo de le spighe, / che tu cantave sopra le fatighe; / e lava, cuge, stira a tutt’l’ore / è ’rlevat’otto fije nco ’l sudore / nonna ’Suntina da la testa bianca / che currive, currive e ’nn eri stanca.