Effetti collaterali del Ferragosto, le abbuffate record fanno correre il 118: svenuti sul piatto
I sanitari hanno avuto un super-lavoro dalle 14,30 in poi in gran parte della provincia di Perugia. Molte le chiamate da relais, ristoranti e agriturismi per via di turisti che hanno mangiato e bevuto troppo. Niente cibo avariato ma solo super-abbuffatta. E c'è chi sviene sul piatto
Per qualcuno è stata una grande abbuffata e non il ricco pranzo di Ferragosto che neanche la crisi sembra fermare. E così il centralino del 118 è dovuto intervenire una quidicina di volte tra relais, agriturismi e ristoranti. Nella maggioranza dei casi gli interventi hanno riguardato donne non più giovanissime; tre nel comune di Gubbio e per una 64 enne si è anche reso necessario il trasporto all'ospedale di Branca. A Foligno un uomo ed una donna hanno accusato lipotimia , con perdita di coscienza, ma nel loro caso è stato sufficiente l'intervento sul posto degli operatori del 118 per recuperare una condizione fisica accettabile per far ritorno a casa autonomamente.
Una piccola emergenza anche per una donna di 52 anni di Perugia , che stava pranzando in un grande ristorante nella prima periferia della città in compagnia di parenti ed amici. Per lei il recupero è stato più difficile e si è reso necessario il trasporto al Pronto Soccorso, dove è stata trattenuta per alcune ore. "Tutte le chiamate sono arrivate tra le 14,30 e le 16- fa sapere una operatrice del 118, Donatella Ciuchi - "Oltre che dopo il cenone della notte di S. Silvestro, è proprio a Ferragosto che si verificano le cosiddette abbuffate, peraltro aggravate dalle alte temperature".
Precisazione necessaria e doverosa, nessun malore è stato attribuito alla qualità del cibo, ma esclusivamente, come confermano i medici attraverso l'ufficio stampa della Azienda Ospedaliera di Perugia, "alla assunzione di cibo eccessivi ed in qualche anche di bevande alcoliche, in soggetti, senza particolari specifiche patologie".