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Cronaca

L'abbraccio che uccide, in una guida i corretti comportamenti per “salvare” la fauna selvatica

La Guida presentata oggi avrà una diffusione via web, soprattutto tra le scuole, e cartacea presso gli Sportelli del cittadino, le aule verdi e in occasione di eventi pubblici

Regola numero uno: non confondere la fauna selvatica con quella domestica, perché hanno comportamenti diversi. Regola numero due: non toccare animali selvatici solo apparentemente abbandonati (la madre potrebbe non riconoscerli più). Sono solo alcuni dei consigli, in pillole, contenuti nella nuova “Guida al recupero della fauna selvatica ferita”, a cui ha lavorato per circa un anno un gruppo di esperti di Provincia, Polizia provinciale e Università degli studi di Perugia, presentata questa mattina in conferenza stampa alla Sala Pagliacci.

“Un opuscolo di grande valore – come ha tenuto a sottolineare anche il presidente dell'Ente Nando Mismetti – in quanto dà preziose indicazioni sui comportamenti corretti da tenere per il benessere dell'animale e per la sicurezza personale”. Del resto, come ricordato dalla dirigente del Servizio provinciale gestione faunistica e protezione ambientale Roberta Burzigotti, si assiste ad un vistoso aumento da una parte del numero di capi rinvenuti in difficoltà e dall'altra del grado di sensibilità dei cittadini. Dai lupi avvelenati, ai caprioli feriti, passando per specie come i ricci, i cigni e le nutrie, nel corso degli anni il personale della Provincia, competente per legge ad intervenire, si è imbattuto in un numero ingente di capi da recuperare. Riscontrando spesso comportamenti non idonei da parte di chi per primo ha rinvenuto l'animale. Da qui la necessità di confezionare un vademecum, che raccolga le regole e i consigli utili per aiutare un animale selvatico che si trovi in situazioni di difficoltà o pericolo.

L'opuscolo, come riferito da Francesca Vercillo, docente del Dipartimento di Chimica, biologia e biotecnologie dell’Università degli studi di Perugia, è parte della tesi di laurea magistrale sul recupero della fauna selvatica in Umbria della studentessa Marta Duca che, in questo periodo, sta anche conducendo una questionario allo scopo di valutare il grado di conoscenza del fenomeno e sensibilizzare l'opinione pubblica al riguardo. “Veniamo contattati quasi quotidianamente – ha riferito Michele Fiscella, comandante della Polizia provinciale di Perugia – anche purtroppo per intervenire in caso di incidenti che dall'inizio dell'anno ammontano a ben 205”. Il Corpo della Polizia provinciale, che insieme a quello della Forestale è titolato ad intervenire per il recupero degli animali selvatici, è operativo attraverso la sua Centrale 24 ore su 24.

Anche se, come spiegato da Mismetti e Fiscella, tale compito risente delle grosse incertezze legate al destino della stessa Polizia che sarà a breve sottoposta a riordino. La Guida presentata oggi avrà una diffusione via web, soprattutto tra le scuole, e cartacea presso gli Sportelli del cittadino, le aule verdi e in occasione di eventi pubblici. Per informazioni: www.facebook.com/4zampe.

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