Maxi frode fiscale, fatture false alle imprese per otto milioni di euro: sei arresti
Le società 'cartiere' intestate a prestanome compiacenti trattenevano il 15%: l'accusa è associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale
False fatture per 8 milioni di euro fornite a 142 imprese edili ubicate in Campania ma anche al Centro e al Nord Italia (in Umbria oltre che in Emilia-Romagna, Lazio, Toscana e Lombardia) e sei arresti (in carcere per due persone e ai domiciliari per altri quattro) con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale. A notificare le misure cautelari emesse dal gip presso il Tribunale di Napoli Nord (insieme a un decreto di sequestro per equivalente pari a 8 milioni di euro), sono stati i finanzieri della Compagnia pronto impiego di Aversa.
"Grave - come si legge su 'Casertanews' - il quadro indiziario nei confronti degli indagati che attraverso una struttura associativa con base operativa in Casal di Principe e San Cipriano d'Aversa e con collegamenti in diverse regioni italiane, si erano specializzati nella sistematica emissione di fatture per operazioni inesistenti, relative alla fornitura di materiali da costruzione, noleggio di attrezzature e prestazioni d'opera, utilizzando a tale scopo un gruppo di società 'cartiere' intestate a prestanome compiacenti". Come compenso per il loro servizio, queste società 'cartiere' trattenevano il 15% di ciascuna fattura emessa per poi restituire il resto dei soldi agli imprenditori del Nord che, secondo una stima, avrebbero così accumulato 'fondi neri' per circa 3,2 milioni.