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Giovedì, 23 Marzo 2023
Cronaca

Falso infortunio in cantiere per intascare i soldi dell'Inail, operaio sotto processo

L'imputato avrebbe ottenuto un certificato medico, mentendo al dottore, con 20 giorni di malattia e 1.000 euro di trattamento infortunistico

Sei mesi per aver finto un infortunio e incassato, ingiustamente, il trattamento dell’Inail e per aver indotto un medico a certificare una cosa fasulla. È la condanna inflitta ad un operaio che aveva denunciato un infortunio sul lavoro che, però, tale non era.

L’uomo, difeso dall’avvocato Elena Cristofari, è finito sotto processo “per avere, affermando falsamente di essersi infortunato durante il lavoro, indotto in errore il medico, il quale redigeva il relativo certificato medico per riapertura d’infortunio attestando, quale diagnosi, fra l’altro: esiti di frattura pluriframmentaria all’astragalo con prognosi di giorni 20”.

Una falsità ideologica e materiale che avrebbe portato alla truffa per l’indebita percezione in danno dell’Inail e del datore di lavoro.

Con quel certificato per un incidente avvenuto mentre lavorava in una cava, secondo l’accusa, avrebbe indotto in errore l’Inail che riconosceva l’indennità e “percepiva un profitto ingiusto pari alla retribuzione per il periodo di assenza dal servizio”, pari a 1.000 euro.

In primo grado l’uomo è stato condannato con rito abbreviato a 6 mesi di reclusione e pagamento spese processuali e al risarcimento della ditta costituita parte civile con l’avvocato Francesco Blasi. Il caso adesso approda in Corte d’appello.

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