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Cronaca Gubbio

False fatture e Iva non pagata, a giudizio gli amministratori di società di calcio e associazioni sportive

Nei guai i vertici del Gubbio calcio e di altre società sportive. Il processo inizia nel 2023, ma la prescrizione arriva nel 2026

Rinvio a giudizio per l’attuale presidente del Gubbio calcio Sauro Notari e per il precedente Marco Fioriti, per l’ex direttore sportivo Stefano Giammarioli e per il segretario generale Fabio Cecchetti e per altre 9 persone con il ruolo di responsabili di alcune società nel Perugino, finiti nel mirino della guardia di Finanza e della Procura per fatture gonfiate o addirittura inesistenti per un milione di euro.

Secondo la procura “al fine di evadere le imposte dirette (Ires) sarebbero state indicate” nella dichiarazione annuale relativo al periodo 2010/2011 d'imposta “elementi fittizi per un importo complessivo pari a 75mila euro avvalendosi di fatture emesse per operazioni inesistenti”.

In un'altra occasione, al fine di evadere l'Iva, avrebbero indicato nella dichiarazione annuale Iva relativa al periodo d'imposta 2011, elementi passivi fittizi per un importo pari a 74mila euro, avvalendosi di fatture emesse per operazioni inesistenti.

L'indagine delle Fiamme Gialle ha portato alla denuncia di 13 amministratori di 9 società sportive coinvolte nell'inchiesta, per reati che vanno dall'emissione di fatturazioni fittizie all'omesso versamento dell'Iva. Tutto era partito dopo un controllo in una palestra eugubina che avrebbe operato come associazione sportiva dilettantistica, svolgendo invece attività commerciale a fine di lucro.

La società avrebbe utilizzato la Asd e altre aziende della provincia che, a richiesta, avrebbero emesso fatture “gonfiate” riferite a prestazioni d’opera mai in realtà effettuate.

Gli imputati vengono difesi in questo procedimento penale dagli avvocati Giancarlo Viti, Gianni Zurino, Giuseppe Caforio, Francesco Falcinelli, Luca Gentili, Mario Monacelli, Tiziana Zeppa, Angelo Frioni, Anna Maria Gasparri, Massimiliano Barbanera, Fabio Antonioli, Marco Bufalini, Matteo Giambartolomei e Alessandro Vesi.

L’inizio del processo è stato fissato al 10 ottobre del 2023 e il reato si prescrive nel 2026 (alcuni capi d’imputazione sono già stati cassati dal giudice per l’udienza preliminare).

La notizia è riportata dai quotidiani locali.

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