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Cronaca

Presenta i documenti per rifare il passaporto, ma dimentica di inserire una condanna patteggiata: indagato

Sotto processo per falsità ideologica per la dichiarazione non veritiera dopo 4 anni dalla sentenza

“Buongiorno, vorrei fare il passaporto”. “Se non ha riportato condanne penali non ci sono problemi”. “Tutto a posto, mai condannato”.

Passa qualche mese e il richiedente il passaporto si trova sotto processo perché aveva patteggiato una condanna poco prima di richiedere il documento valido per viaggiare all’estero.

Secondo l’accusa l’imputato, difeso dall’avvocato Vittorio Lombardo, avrebbe “mediante la dichiarazione sostitutiva della ordinaria certificazione, diretta al competente ufficio della Questura di Perugia”, per ottenere il rilascio del passaporto, “dichiarato o attestato falsamente al pubblico ufficiale preposto, di non avere procedimenti penali, mentre in realtà nella banca dati del Casellario giudiziale il medesimo risulta censito con iscritta una sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti”.

Condanna inflitta a giugno del 2009, mentre la falsa attestazione sarebbe stata sottoscritta nel 2013, quindi prima dello scoccare dei cinque anni per poter dichiarare definitivamente cancellati gli effetti del reato e della condanna. All’imputato è contestata anche la recidiva infraquinquennale.

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