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Cronaca

Falsa dichiarazione di guarigione dal Covid mai preso per avere il green pass: medico e paziente indagati

La Procura accusa la paziente di aver chiesto l'attestazione e il dottore di aver firmato e inserito i dati nel sistema di rilascio del certificato verde

Una paziente e un medico sono accusati di aver chiesto, il primo, e rilasciato, il secondo, un green pass falso.

I due, difesi dall’avvocato Vittorio Lombardo, sono stati raggiunti dall’avviso di conclusione delle indagini per i reati di falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atto pubblico e di falsità ideologica tramite documento informatico pubblico avente efficacia probatoria.

Secondo la Procura di Perugia “su istigazione o comunque su richiesta” della paziente, il medico “convenzionato con la Usl Umbria 1 di Perugia”, avrebbe redatto “il certificato di guarigione dal Covid 19” della donna, ma “attestando falsamente la guarigione dalle malattia”.

La paziente, secondo l’accusa, non avrebbe “mai contratto” il Covid e il dottore avrebbe inserito “la certificazione medesima nel Sts (Sistema tessera sanitaria) del Ministero dell’economia e delle finanze”.

Così facendo avrebbero ottenuto che “attraverso l’utilizzo dei dati da parte della Piattaforma nazionale Dgc”, si “generasse automaticamente a favore” della paziente “una non veritiera certificazione verde Covid 19 (cosiddetto green pass)”.

L’episodio risalirebbe al 26 gennaio del 2022. Adesso gli indagati potranno presentare richiesta di interrogatorio o produrre documenti a loro favore. Scaduti i termini la Procura dovrà chiedere il rinvio a giudizio o l’archiviazione.

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