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Cronaca

Camion, auto e mezzi da trasporto spariti dopo il fallimento: nei guai i titolari di una ditta di facchinaggio

Contestata anche l'alterazione dei libri contabili: non risulta un debito di quasi 40mila euro con il fornitore di carburante

I mezzi della ditta di trasporti spariscono nel nulla dopo il fallimento e i due titolari finiscono sotto processo per bancarotta fraudolenta.

I due, difesi dagli avvocati Daniele Federici e Francesco Cinque, in qualità di amministratore di fatto della società e legale rappresentante, avrebbero fatto sparire un furgone, un’auto e un mezzo da lavoro che “risultavano di proprietà della società fallita fino alla dichiarazione di fallimento”. Secondo l’accusa i due “rifiutavano di consegnare i predetti veicoli, le chiavi degli stessi e i libretti di circolazione”.

L’accusa sostiene anche che “allo scopo di recare pregiudizio ai creditori” della ditta di trasporti e facchinaggio, “tenevano i libri e le scritture contabili in guisa da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari”, omettendo di “aggiornare la contabilità nell’anno 2011” e senza tenere il libro degli inventari. Anche la situazione contabile data al curatore fallimentare non sarebbe stata attendibile, come la mancata trascrizione di un debito con una società di fornitura di carburante per quasi 40mila euro.

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