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Cronaca

L'INTERVENTO Ex Fcu: "Urge riallineamento dei binari per evitare il rischio deragliamento dei treni"

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento del Movimento per Perugia a riguardo della situazione in cui versa la ferrata regionale ex Fcu, ora gestita da Bus Italia. Massima attenzione anche dopo il grave scontro lungo la ferrovia pugliese

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento del Movimento per Perugia a riguardo della situazione in cui versa la ferrata regionale ex Fcu, ora gestita da Bus Italia. Massima attenzione anche dopo il grave scontro lungo la ferrovia pugliese

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di Carla Spagnoli ***Presidente Movimento per Perugia 

La tragedia dell’incidente ferroviario in Puglia ha portato alla ribalta lo stato delle linee ferroviarie locali e la loro sicurezza. L’Umbria, fortunatamente, da tempo ha superato il sistema del “via libero telefonico” e la FCU ha un sistema di sicurezza basato sul Dirigente Centrale Operativa (DCO) che controlla tutto il traffico dei treni evitando la possibilità di qualsiasi contatto tra i convogli. Tuttavia ciò non deve farci abbassare la guardia sullo stato della nostra ferrovia, inaugurata più di cent’anni fa ma lasciata, oggi, completamente al suo destino! 

Da tempo denunciamo la necessità di fare la manutenzione di tutta la linea FCU, da Terni fino a San Sepolcro. Servono urgentemente interventi come la messa della breccia sui binari e la risistemazione di tutte le massicciate; ma soprattutto serve al più presto il riallineamento dei binari per prevenire il pericolo di deragliamenti dei treni, soprattutto ora che con la stagione estiva il ferro, allungandosi, rischia di deformare il binario. 

Questi lavori di manutenzione dovrebbero essere frequenti ma non vengono fatti da anni, se non nei casi di estrema urgenza! Da quanti anni non viene noleggiato il macchinario per riallineare il binario? Questa mancanza di manutenzione spiega tutti i disagi accaduti in questi anni, non ultimo la riduzione della velocità massima a 50 km orari sulla linea Umbertide-Città di Castello… La Regione attualmente non ha i 70 milioni di euro che all’incirca servono per mettere in sicurezza tutta la linea FCU, eppure in questi anni, tra raddoppio ferroviario (a proposito, che fine ha fatto…?) e altri interventi sono stati spesi centinaia di milioni di euro! Come sono stati usati questi soldi? 

A che sono serviti tutti gli ammodernamenti fatti, se la ferrovia si trova in questo stato di agonia? A che è servito eliminare i passaggi a livello per fare andare i treni a 110 km orari, se poi questi viaggiano a 90 km orari? Forse devono ridurre la velocità per lo stato dei binari…? A proposito di treni, ci chiediamo ancora una volta: che fine hanno fatto i 4 “Minuetto” elettrici, costati circa 18 milioni? Ci risulta che solo uno è in funzione, sulla tratta Umbertide-Ponte San Giovanni, gli altri sono in deposito perché non hanno i pezzi di ricambio… Allora a che è servito elettrificare la rete FCU da San Sepolcro a Terni (ma non da Sant’Anna a Ponte San Giovanni)? 

A che servono le sottostazioni elettriche se mancano i treni…? Persino le stazioni sono abbandonate a se stesse: non ci sono neanche i soldi per le tubature dei bagni pubblici! Questo è il rilancio della linea ferroviaria, di cui tanto si vanta la Marini? La verità è che i problemi della FCU sono iniziati proprio nel momento in cui la sua gestione è passata dallo Stato alla Regione tramite Umbria Mobilità: da quel momento la FCU è stata messa in secondo, se non terzo piano e sminuita dalla sinistra, nonostante le “belle parole” contenute nel Piano Regionale dei Trasporti. È impensabile che della FCU si parli solo quando succedono i disastri: una volta passato il clamore della tragedia pugliese, resterà tutto come prima…?

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