Ex Fcu, stop ai treni da metà settembre per i lavori: "Nessuno rimarrà a piedi", bus su tutta la tratta
Cantieri da metà di settembre per continuare il restyling della ex Ferrovia centrale umbra. Nei prossimi giorni verrà inoltre firmato il contratto di lavoro per la tratta Ponte San Giovanni – Sant’Anna
Nei prossimi giorni verrà inoltre firmato il contratto di lavoro per la tratta Ponte San Giovanni – Sant’Anna, mentre sono in programma incontri con i sindaci delle città dell’Umbria interessate dal tracciato della Fcu. Il percorso che abbiamo individuato – ha sottolineato l’assessore – può essere concretamente realizzato grazie alle risorse che la Regione ha saputo intercettare, la cui entità non si vedeva da almeno trent’anni. Si tratta di risorse certe che, tra fondi nazionali e regionali, ammontano a circa 90 milioni di euro, destinati alla infrastruttura, tra armamenti, interventi puntuali, adeguamenti dei livelli di sicurezza ed tecnologici. È una occasione unica – ha concluso - che intendiamo cogliere per il potenziamento dell’intera infrastruttura, grazie a interventi non più frammentari e seguendo un percorso che si sta adottando anche in altre regioni”.
Nell’esprimere “piena condivisione” sulla scelta effettuata, il Direttore regionale di Busitalia, Velio del Bolgia, ha detto che “la decisione maturata dà certezze positive per il futuro ed il rilancio di Fcu e per il miglioramento del servizio ferroviario regionale.
“Busitalia – ha aggiunto - è in grado di fornire tutti i bus necessari per il trasporto passeggeri che, grazie al servizio sostitutivo, avranno inoltre certezza sugli orari e sui tempi di percorrenza, in alcuni casi inferiori agli attuali”.
Sul fronte occupazionale, il direttore di Busitalia ha annunciato che “nel pomeriggio si terrà un incontro con le organizzazioni sindacali sulle problematiche riguardanti l’utilizzo del personale ferroviario, in particolare macchinisti e capotreno, dovute alla sospensione del servizio ed all’attuazione della convenzione con RFI. Si tratta di 41 macchinisti e 43 capotreno, di cui circa la metà utilizzati per i servizi regionali umbri. Nel corso dell’incontro – ha concluso del Bolgia-, avendo a cuore il nostro personale, cercheremo insieme ai sindacati di trovare le soluzioni meno impattanti per i lavoratori”.