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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Eurochocolate, dallo scandalo sulla mercificazione delle donne all'effetto boomerang: studentesse stiliste scambiate per Cioccolatine

Tutto è iniziato da una foto: femministe, consigliere comunali, ex regionali ed esponenti di sinistra contro Guarducci e il Comune per via della presenza di presunte ragazze immagine, sul modello Veline-letterine. Guidate da una professoressa hanno presentato la collezione di moda da loro disegnata e realizzata

In un bel sabato di fine marzo, finalmente con il sole e con i primi eventi che riportano soldi e volti nuovi in città, uno tutto si poteva aspettare, ma non uno scandalo, con tanto di social in fiamme e in prima linea personaggi noti del mondo del femminismo, consiglieri comunali e addirittura istituzioni, come membri delle varie commissioni della Pari Opportunità. Uno scandalo di quelli che, se veri e verificati, può addirittura offuscare la buona stella di certi personaggi coinvolti e addirittura provocare un terremoto politico ai danni di eventuali amministratori coinvolti, costretti a dover lottare, poi, per respingere dimissioni, che come da prassi saranno richieste con tanto di atti ufficiali a livello di gran consiglio.

Ma di quale scandalo stiamo parlando? Allora, bisogna spostarsi ai Giardini del Frontone dove è in corso la fortunata edizione di Eurochocolate Spring che di fatto apre i grandi eventi perugini, in un periodo ancora freddino e a rischio. Tanta gente dall'Umbria, ma anche dal resto d'Italia. Turisti che si alternano dal sacro - la mostra del Perugino - al profano, il cioccolato, la golosità, gli eventi previsti da patron Guarducci. Una Eurochocolate primaverile che non fa male a nessuno dato che non blocca la città, le strade e non richiede uno schieramento imponente per gestire gli stand.

E cosa succede al Frontone? In teoria, come spiegheremo in seguito, niente di negativo, anzi. In pratica però lentamente monta uno scandalo più ideologico che nei reali diritti-rispetto verso un genere, quello femminile. Galeotta fu una foto dei colleghi di Umbria 24 - scattata per raccontare l'evento - con al centro l'assessore Numerini - in rappresentanza del sindaco Romizi - e ai lati una decina di ragazze che sfoggiano abiti eleganti, da sera, che richiamano le varie colorazioni del cacao. La foto viene catturata, analizzata e pubblicata (su Fb) da un nome importante per la nostra città con tanto di ruolo nelle Pari Opportunità; così scrive: "Con Eurochocolate Spring al via le cioccolatine. Ce ne sono di tutti i gusti, al centro quella fondente intorno quella al latte. La deriva è inarrestabile". E' l'inizio della solita burrasca perugina in un bicchiere d'acqua o una interpretazione sbagliata del messaggio e del ruolo di quelle ragazze?

guarducciAl momento l'unica certezza osservando le foto che gli abiti sono belli, ben fatti e sinceramente anche molto accollati, molto casti, nulla di simile ad un costume o ad una divisa attillata. Le ribattezzate Cioccolatine, però, fanno pensare alle Veline, alle Letterine e alle Pupe... quel termine Cioccolatine rischia di essere un boomerang che colpisce ragazze normali con ben altri obiettivi rispetto a quello di fare le pr. Ma c'è anche chi scrive Olgettine (le famose cene eleganti di Arcore), e qui siamo proprio oltre l'assurdo. L'accusa infamante che cade sulle teste di Guarducci in primis e poi anche dell'assessore (ignaro di tutto) è di mercificazione del corpo delle donne. Boom! La bagarre cresce velocemente e raccontarla con nomi e cognomi rischierebbe solo di esasperare gli animi e ributtarla in politica.

Quello che ci interessa capire è una sola cosa: c'è stata o non c'è stata mercificazione del corpo femminile sotto gli occhi addirittura delle istituzioni comunali? E queste ragazze chi sono? Interviene a questo punto un Guarducci incredulo e arrabbiato: "Ma cosa dite. Le ragazze presenti sono studentesse dell'Istituto Marconi di Perugina, accompagnate dalla professoressa Viscuso, che hanno presentato gli abiti disegnati e realizzati da loro nell'ambito del progetto Moda/Cioccolato. Nessuna mercificazione femminile. Solo ignoranza". Ed ecco che l'effetto boomerang incomincia a farsi sentire e quell'appellativo Cioccolatine, a studentesse aspiranti lavoratrici nell'ambito delle sartorie e atelier, rischia di diventare da argomento da social a fascicoli quelli buoni per i tribunali. Ma Guarducci dice la verità? Decisamente sì.

Arriva anche la nota congiunta: "Si tratta di abiti ispirati al cioccolato firmati dalle allieve dell’istituto superiore Cavour Marconi Pascal di Perugia. Li hanno ideati, cuciti, indossati. E poi hanno sfilato e ricevuto molti applausi. Le allieve dell’indirizzo Moda made in Italy dell’istituto superiore Iis Cavour Marconi Pascal partecipano anche quest’anno alla manifestazione Eurochocolate Spring ai Giardini del Frontone di Perugia rinnovando così una partnership, fra scuola e kermesse, che funziona negli anni". Non era neanche la prima volta. Il pensiero va a queste ragazze che in un sabato di marzo pensavano di dimostrare tutto il loro valore, tutta la loro capacità e imprenditorialità femminile, e si sono trovate da studentesse ad essere ribattezzate Cioccolatine, da altre donne - e non solo - e peggio ancora da chi dovrebbe lottare per la loro indipendenza economica e la parità di diritti sul posto di lavoro.

I docenti del dipartimento Moda, coordinati dalla professoressa Paola Viscuso, hanno permesso di creare il progetto creativo, guidando le classi all’ideazione e poi alla realizzazione di capi stravaganti e bizzarri “in cui la moda si fonde con la golosità”, riportano i docenti. “L’ingrediente principale è la creatività – aggiungono -: vi sono abiti decorati con dolci accessori, altri richiamano la colata di cioccolato fuso o involucri di cioccolatini famosi. L’evento Eurochocolate, con i suoi scenari, ha permesso di creare shooting fotografici molto originali”.

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