Dallo spaccio ai furti, pugno duro contro clandestini e criminali: oltre 40 espulsioni
Tra gli espulsi, anche un un giovane che, armato di una grossa spranga, aveva seminato il panico colpendo i vetri di alcune automobili parcheggiate
Pugno duro contro l’immigrazione clandestina. Sono più di quaranta, dall’inizio del 2020, le istruttorie trattate dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Perugia e sfociate in provvedimenti di espulsione (a firma del Prefetto) riguardanti in gran parte stranieri, autori di reati penali.
Dieci di loro sono stati rimpatriati con accompagnamento coattivo alla frontiera: si tratta di un moldavo di 25 anni che faceva parte di una banda specializzata in furti ai concessionari, di un albanese di 33 anni responsabile di numerosi furti nelle abitazioni, di un moldavo del 21 anni accusato di spaccio, di un albanese 23enne (anche lui accusato di furto), di un tunisino di 42 anni arrestato più volte a Perugia per droga. E ancora: sono stati rimpatriati un albanese di 28 anni arrestato in flagranza per spaccio e un connazionale di 44 anni, arrestato per detenzione di un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti.
Altri sette sono statati portati nei Cpr di Roma e Torino. Si tratta di stranieri provenienti dal Marocco, dall’Algeria, dal Gambia, dalla Tunisia, dalla Nigeria e dalla Costa d’Avorio. In particolare, tra loro c'è anche un giovane della Costa d’Avorio responsabile di numerosi reati in Perugia, arrestato per danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale dopo che, armato di una grossa spranga, aveva seminato il panico colpendo i vetri di alcune automobili parcheggiate mentre erano presenti numerosi studenti che aspettavano gli autobus. In quell’occasione venne bloccato da alcuni Agenti della Polizia di Stato che utilizzarono per la prima volta in questo centro lo spray all’ oleoresin capsicum.
Infine, per altre venti persone è scattato l’ordine di allontanarsi dall’Italia (sette hanno scelto la partenza volontaria come alternativa all’espulsione).