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Cronaca

Maturità: si inizia il 17 giugno, studenti perugini (s)contenti per le nuove modalità d'esame

Chi è contento per lo scrutinio che conteggia fino a 60 crediti, chi ritiene assurdo fare l'orale in presenza a fronte dell'emergenza sanitaria

Esami di maturità e di terza media, il ministro Lucia Azzolina risponde agli studenti (in realtà erano tantissimi anche i docenti, soprattutto precari che si lamentano perché non è stata decisa la stabilizzazione) e presenta le nuove modalità per lo svolgimento della prova finale.

La data dell’esame di maturità sarà il 17 giugno “e l’esame orale partirà da un argomento che non sarà una tesina, ma un argomento da cui partiranno scelto con i loro professori”.

E subito Enrico, studente di un liceo perugino: “Quali argomenti concordati, i professori chiedono tutto”. E anche Francesca non è da meno: “Cambiate le materie ad un mese e mezzo dall’esame, come faremo?”.

“L’esame di Stato non è un interrogatorio, ma l’apice di un percorso non può riguardare quanto è stato fatto – dice il ministro Azzolina - In tutti gli esami di maturità fino ad oggi la somma dei crediti è sempre stata 40 più 60. I primi si calcolavano in base a quanto ottenuto durante l’anno, i secondi in base alle singole prove dell’esame. Quest’anno le cifre saranno invertite: i ragazzi si presenteranno alla prova finale con un massimo di 60 crediti e potranno ottenerne ulteriori 40”.

“Giusti i 60 crediti per il pregresso e i 40 punti da assegnare all’orale” dice Piero, studente di liceo a Perugia. Mentre Giulia ritiene “giusto accordarsi con i professori per le materie d’esame” come è “giusto anche fare l’orale in presenza, un modo di finire in maniera decente un percorso lungo cinque anni”.

Sull’esame in presenza c’è chi ha qualche dubbio, come Elisa: “E come facciamo? Con la mascherina in volto?”.

A fronte delle dichiarazioni del ministro Azzolina, soprattutto per quanto riguarda la didattica a distanza (cioè online), c’è chi storce il naso. Valentina è scettica: “Stiamo davanti al pc dalle 8 alle 13, ma non ha senso, non è la stessa cosa dello stare in aula. Ci sono delle difficoltà oggettive e seguire le lezioni online. L’esame in queste condizioni è sciocco, andrebbe abolito”.

Stessa richiesta di Giovanni: “Eliminiamo l’esame e tutte le valutazioni che non possono essere reali in questa situazione di emergenza. Quanto all’orale in presenza mi sembra un’idea assurda. In Umbria abbiamo bassi tassi di contagio, ma in regione come la Lombardia come pensano di fare? Tra un mese e mezzo la situazione consentirà a studenti e docenti di affollare le aule per la maturità?”.

Per quanto riguarda gli esami della secondaria di primo grado, cioè la terza media, il ministro Azzolina ha confermato che “i ragazzi lavoreranno con i docenti per la consegna di una tesina e poi ci sarà lo scrutinio finale”.

“Ci sono tanti ragazzi con disturbi dell’apprendimento o bisogni educativi speciali e la didattica online è difficile in questi casi. La tesina sembra una buona soluzione per superare le difficoltà di questo periodo” dice Anna Maria, mamma di uno studente di terza media a Perugia.

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