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Cronaca

Umbria, paziente morto dopo l'intervento chirurgico: medico risarcisce la Regione Umbria

Il professionista ha evitato il giudizio contabile con il rito abbreviato e il pagamento di parte della somma contestata a tutta l'equipe medica

La Corte dei conti ha condannato un medico, assistito dagli avvocati Andrea Guidarelli e Laura Modena in merito a un danno erariale provocato alla Regione Umbria, in maniera indiretta, dopo un errore in sala operatoria.

Il medico, specializzando all’epoca dei fatti in chirurgia generale al Santa Maria di Terni, è stato citato in giudizio a seguito del decesso di un paziente “determinato da una errata prestazione chirurgica di colecistectomia” nel settembre del 2013.

Il danno complessivo contestato a tutta l’equipe chirurgica (i giudizi sono stati separati) risulta pari a 740mila euro, quanto pagato a titolo di risarcimento. Al medico era imputato il 10% dell’ammontare.

Il professionista ha chiesto di procedere con il rito abbreviato “per la definizione della causa mediante pagamento della somma di 24mila euro”. Richiesta che ha ricevuto il parere contrario della Procura contabile, ritenendo la richiesta inammissibile in quanto presentata dopo l’avvio del procedimento, oltre che non essere congruo l’importo offerto.

I giudici contabili sono stati di altro avviso e hanno accolto la richiesta del medico e dopo il deposito della ricevuta di versamento a favore della Regione Umbria di 24mila euro, hanno dichiarato definito il giudizio.

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