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Cronaca

Emergenza idrica, no ad acqua per piscine e giardini: multe fino a 500 euro

In un'ordinanza del sindaco Boccali si raccomanda ad un uso più razionale dell'acqua, in seguito alle condizioni di emergenza idrica. Per chi tragredisce, multe fino a 500 euro

Con una ordinanza, del sindaco Wladimiro Boccali, dello scorso 6 luglio sono stati disposti alcuni provvedimenti per un uso più razionale e volto al risparmio dell'acqua. Il provvedimento fa seguito alle condizioni meteorologiche particolari che negli ultimi mesi hanno sensibilmente ridotto gli afflussi meteorici.

LE REGOLE. Fino al 30 settembre, salvo espressa revoca, è vietato il prelievo dalla rete idrica di acqua potabile per l’annaffiamento di orti, giardini, piazzali, lavaggio automezzi; i prelievi di acqua dalla rete idrica sono consentiti esclusivamente per uso idropotabile, sanitario, zootecnico e per tutte le altre attività ugualmente autorizzate per le quali necessiti l’uso di acqua potabile; è consentito il riempimento di piscine oggetto di attività commerciale o associativa, nonché l’irrigazione di strutture sportive sempre destinate a dette attività, soltanto previo contatto con il gestore del Servizio Idrico al fine di concordare modalità e precauzioni necessarie; sono escluse dalla presente ordinanza le attività di irrigazione di giardini e parchi di uso pubblico nonché tutti i servizi pubblici di igiene urbana per i quali, comunque, dovranno essere assunti comportamenti utili a contenere gli sprechi. Le violazioni alla presente ordinanza saranno punite con una sanzione amministrativa da € 25 a € 500. La Polizia Municipale e le altre forze dell’ordine sono incaricate di far rispettare ed eseguire il provvedimento.

La Regione Umbria, inoltre, ha reso pubblico un rapporto sulla situazione idrica nella nostra regione che pone l’accento sulla criticità del sistema di approvvigionamento idrico, evidenziando per il 2012 un deficit di pioggia superiore a quello riscontrato nei precedenti periodi di crisi. L’acqua, infine, è un bene pubblico ed esauribile il cui uso è assoggettabile a regolamentazioni e limitazioni in presenza di motivi speciali e di pubblico interesse.
 

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