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Cronaca

EDITORIALE | Doveva essere il giorno più bello per queste studentesse-stiliste e invece sono state umiliate e strumentalizzate

Le scuse non arriveranno mai dai diretti interresati. Le facciamo noi, al posto loro, a quelle che potrebbero essere le nostre sorelle, fidanzate, figlie

Doveva essere il loro giorno. Una doppia esperienza da vivere intensamente e allo stesso tempo, magari, sognando, un futuro prossimo fatto di lavoro, indipendenza, creatività e l'odore del grande mondo della Moda. Da mesi, come compito scolastico proiettato però verso l'esterno del solito laboratorio, hanno disegnato, studiato, modellato, tagliato e cucito abiti - da sera, giovanili e soprattutto di grande eleganza - da presentare ai Giardini del Frontone per l'evento Eurochocolate Spring.

Non semplici abiti, ma modelli che dovevano ispirarsi al cioccolato e alla golosità. Da qui anche la ricerca creativa di una oggettistica compatibile: dalla bigiotteria a dolci, veri e propri, funzionali agli abiti. Doveva essere il giorno delle studentesse stiliste dell’indirizzo Moda made in Italy dell’istituto superiore IIS Cavour Marconi Pascal che mostravano a turisti, famiglie, amici e imprenditori il loro talento e gli importanti passi avanti dopo anni di studio. Giovani donne che cercano un loro posto nel mondo per lavorare ed essere indipendenti, per dare un contributo alla propria comunità. In più, le studentesse della Marconi dovevano anche vincere la loro timidezza: a loro è spettato salire sul palco e sfilare per mostrare il loro lavoro. Una doppia impresa che esalta ancora di più le capacità di una donna e certamente non le svilisce. Tanti gli applausi conquistati e i giudizi della critica tutti positivi.

E il compito di scuola è stato decisamente passato a pieni voti. I docenti del dipartimento Moda, coordinati dalla professoressa Paola Viscuso, sono stati orgogliosi di tale impegno e creatività: “L’ingrediente principale è la creatività – hanno aggiunto - vi sono abiti decorati con dolci accessori, altri richiamano la colata di cioccolato fuso o involucri di cioccolatini famosi. L’evento Eurochocolate, con i suoi scenari, ha permesso di creare shooting fotografici molto originali”. Doveva essere il loro giorno poi però il loro genio femminile, il loro lavoro e le fatiche di questi mesi... sono stati offuscati da una cattiva interpretazione di una foto, la mancata conoscenza dell'accordo tra la Marconi ed Eurochocolate, il cattivo esempio del passato che per qualcuno che non passa mai e la stramaledetta politica alla caccia sempre del nemico.

Sui social si sono scatenati, anche volti noti e rappresentanti istituzionali, che hanno scambiato studentesse stiliste per una sorta di ragazze immagine, di Veline-Paroline-Pupe, ribattezzandole le Cioccolatine. Le loro insegnanti, di cui gli alimentatori dello scandalo erano ignari, praticamente delle novelle Lele Mora. Il tutto al grido del maschilismo imperante - ovviamente conservatore e fascista - alimentato da Guarducci con il benestare del Comune di centrodestra del sindaco Romizi. Nel mirino anche l'assessore Otello Numerini che ha posato con loro per una foto di rito. Qualcuno ha scritto foto alla Berlusconi. Mah... se Otello fosse stato invitato alle cene eleganti di Arcore si sarebbe rinchiuso nella cappella di famiglia a pregare fino a notte fonda. C'è chi ne chiede le dimmissioni. Nonostane le spiegazioni, le note ufficiali e anche l'effetto boomerang su chi ha ideologizzato, politicizzato o semplicemente non era a conoscenza di tutti i particolari, la discussione continua... perché quel che conta non è la verità dei fatti,  ma conquistare consenso.

Peccato però che a pagarne le spese sono state quelle meravigliose ragazze che hanno dimostrato il valore creativo e la capacità imprenditoriale di una donna esaltando anche la propria femminilità. Ragazze a cui è doveroso chiedere scusa, soprattutto da parte di quelle donne che hanno puntato il dito ribattezzandole Cioccolatine. Le uniche sfruttate e mercificate in questa storia sono state loro. E' vero. Ma da chi doveva, invece, esserne orgoglioso e solidale. Le scuse non arriveranno mai dai diretti interresati. Le facciamo noi, al posto loro, a quelle che potrebbero essere le nostre sorelle, fidanzate, figlie.  Il nostro futuro sono loro, qualsiasi ruolo o lavoro che vorranno portare avanti...,. stiliste e cioccolatine... le donne devono essere libere di scegliere, 

Ps: le scuse sarebbero dovute anche al buon Guarducci che ha dato questa visibilità alla scuola e alle studentesse. E' vero che ha le spalle larghe, è vero che fa business, è vero che spesso strizza l'occhio dalla parte sbagliata... ma Perugia senza Mister Cioccolato sarebbe più povera, meno conosciuta. 

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