Duplice omicidio Cenerente, chiesa colma per i funerali: il dolore dei famigliari
Occhi puntati sul nipote di Maria che in un primo tempo è stato avvolto da sospetti e voci che sono risultate completamente sballate. Il lungo applauso alla partenza dei feretri
"La mavalgità e la cattiveria li hanno portato via per sempre": quasi a fine funzione per i funerali di Sergio Scoscia e Maria Raffaeli, uccisi nella loro casa a Cenerente da predoni albanesi, i famigliari delle vittime dopo tanto silenzio fanno sentire la loro voce e il loro dolore con una lettera aperta a tutti gli amici del Paese "che ci hanno sempre sostenuti dandoci la forza di andare avanti".
Il funerale di Maria e Sergio, dopo più di 100 giorni di attesa, chiude di fatto una delle vicende di sangue più tragiche e brutali della città messa in atto dalla solita banda in cerca di oro - quello che lavorara Sergio nel suo laboratorio - sulla scia di una soffiata di una donna di cui forse Sergio era innamorato.
Ma è stato ricambiato con il peggiore dei tradimenti di una donna che si è fatta basista e poi si è pentita mettendo la polizia sulle tracce dei predoni killer. I malvagi, come spiegato dalla famiglia, sono in carcere in attesa del processo. Maria e Sergio invece finalmente nella cappella di famiglia. E' il giorno, è necessario ammeterlo, anche del nipote di Maria che, appena dopo l'omicidio, era entrato nel centro dei sospetti anche a causa di qualche bravata da ragazzino, ma niente di serio e di penale.
Un ragazzo ascoltato e riascoltato e che i sospetti potevano divorare data la giovane età soprattutto perchè da innocente qualora viveva anche il dramma della morte della nonna e dello zio. Il giovane è stato coccolato, salutato e abbracciato da tutta la comunità di Cenerente. La fine di un incubo personale.
Nel corso della cerimonia il vescovo di Perugia e Città della Pieve, Gualtiero Basetti, ha ammonito i fedeli a non cercare a tutti i costi la ricchezza: "Questo terribile doppio omicidio è la dimostrazione di chi pensa che conta più l'avere a tutti i costi che perseguire il bene. E' un inganno terribile perchè ne dovranno rendere conto non solo agli uomini ma soprattutto a Dio".
Un lungo applauso ha salutato per l'ultima volta i feretri una volta che si sono diretti verso il cimitero. Folta la presenza degli agenti della Polizia di Perugia autori della scoperta dei feroci autori del duplice omicidio.