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Cronaca

Operazione 'China Express': maxi-sequestro di marijuana (150 chili) e un arresto

Il Gruppo Operativo Antidroga della Guardia di Finanza di Perugia ha fermato un traffico internazionale: i carichi partivano dalla Spagna, transitavano in Umbria per finire poi in Gran Bretagna

Maxi sequestro di marijuana a Perugia, dove il Gruppo Operativo Antidroga del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, coordinato dalla locale Procura della Repubblica, ha intercettato diversi carichi (in totale 150 chili di sostanza stupefacente) il cui valore di mercato è stato stimato in due milioni di euro dopo gli esami sulla 'purezza' della droga. Un'operazione che ha portato all'arresto di un cittadino cinese che, con la complicità di altri connazionali sparsi sul territorio nazionale ed estero, faceva parte integrante di un’associazione a delinquere con base a Perugia.

Le indagini appena portate a termine, durate diversi mesi, sono state effettuate con l’ausilio delle più avanzate tecniche investigative: intercettazioni telefoniche, ambientali, riprese audiovisive e persino il 'captatore informatico' (cosiddetto trojan), in grado di 'infettare' i dispositivi elettronici degli indagati. L’attività si è svolta con il supporto del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche di Roma, grazie al quale è stato possibile effettuare ricerche all’interno del 'deep web' (normalmente inaccessibile per l’utente medio) ed esaminare varie transazioni effettuate tramite criptovalute (la più famosa delle quali è il bitcoin).

Sono stati individuati e sequestrati, nel tempo, più di venti pacchi contenenti marijuana che, spediti dalla Spagna, dovevano transitare in Umbria per poi arrivare nel Regno Unito. Per mascherare il commercio illegale, i trafficanti si avvalevano di diverse attività commerciali intestate a dei prestanome, tra cui una ditta di trasporti con un’unità operativa nel centro storico di Perugia. I finanzieri, per evitare che i destinatari scoprissero che la 'merce' era stata intercettata e sequestrata, hanno adottato diversi stratagemmi, tra cui la sostituzione della marijuana con erba del tutto innocua e la simulazione di problemi tecnici relativi alla spedizione. 

Gli accertamenti patrimoniali svolti dai militari hanno inoltre portato al sequestro di un’automobile, appena acquistata da uno degli associati con i proventi del traffico. L’operazione, oltre a evidenziare l’importanza che il Corpo della Guardia di Finanza pone sull’aggiornamento tecnologico del personale, testimonia il ruolo delle Fiamme Gialle nella lotta al traffico di stupefacenti, fenomeno che sempre più evidenzia profili di complessità e internazionalità.

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