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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Umbria, stroncato traffico di droga: tre corrieri seguiti in auto fino alla stazione Tiburtina e fermati a Narni

In un borsone sono stati trovati quasi 4 chilogrammi di marijuana e 18 grammi di cocaina durante la perquisizione in casa

I Carabinieri della Compagnia di Terni hanno arrestato tre corrieri di droga dopo un lungo pedinamento che ha portato fino a Roma e poi al ritorno a Narni e al sequestro di un carico di quasi 4 chili di stupefacente.

I tre, albanesi di 22, 28 e 33 anni, sono ritenuti di aver realizzato un traffico di stupefacente per la piazza ternana e narnese, “perché in concorso fra loro … trasportavano da Roma a Narni un borsone contenente 3,7 chilogrammi di marijuana suddivisa in in 7 pacchi, destinata allo spaccio”.

Secondo la ricostruzione degli investigatori il 22enne si sarebbe recato alla stazione Tiburtina a bordo della sua auto, dove si incontrava con altri due arrestati, due albanesi di 34 e 28 anni, li faceva salire i due e ripartivano verso Narni, alla volta dell’abitazione d partenza dove sono stati trovati altri 18 grammi di cocaina da parte dei Carabinieri della Compagnia di Terni che hanno fatto facevano irruzione nell’appartamento alle 3 di notte.

Il 20enne veniva visto uscire dalla sua abitazione di Narni, salire in auto e dirigersi verso Orte alle 21.10 del 26 febbraio. Seguito da auto civetta, l’albanese prendeva l’autostrada per Roma, usciva a Fiano Romano e proseguiva per Settebagni e poi verso la Stazione Tiburtina.

Una volta fermata l’auto nel piazzale, si avvicinavano due persone con un borsone scuro sotto una forte pioggia. Infilavano il borsone nel bagagliaio e salivano nell’auto.

Dalla stazione Tiburtina riprendevano la via per Narni, ma una pattuglia dell’Arma li intercettava e fermava a Capitone.

All’invito a consegnare eventuale sostanza stupefacente, i tre rispondevano di non avere droga con loro, ma i militari aprivano il borsone e saltavano fuori i quasi 4 chili di marijuana. Uno dei fermati, inoltre, è risultato positivo al Covid-19.

Il sostituto procuratore Marco Stramaglia ha chiesto la misura della detenzione in carcere. Il difensore dei tre, l’avvocato Giorgia Ricci, nominata di fiducia, ha richiesto per tutti e tre una misura afflittiva quale obbligo di dimora e arresti domiciliari. Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l'arresto in carcere per il 28enne e concesso i domiciliari al 22enne e al 34enne.

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