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Cronaca

Cocaina purissima nascosta sul ciglio della strada: trovata nei pacchetti di caramelle

Il ragazzo è stato condotto in Ufficio ed identificato per l’Oshafi, giovane albanese ignoto agli atti, senza permesso di soggiorno, giunto in Italia da pochi giorni

La sezione Antidroga lo stava ormai pedinando da giorni, dopo aver notato lo strano via vai nel sottopasso della S.S. 45 di Passignano sul Trasimeno. L'uomo si fermava, a bordo della sua Mercedes, in un posto ben preciso per poi intridursi in una fitta vegetazione.

Gli agenti hanno quindi deciso di verificare cosa si trovasse in quel punto. Ed è così che hanno rinvenuto un blocco di cemento che copriva una cavità nel terreno, dove erano conservate tre confezioni in plastica di una nota marca di caramelle al cuo interno vi erano 23 involucri avvolti in cellophane contenenti, verosimilmente, stupefacente.

Hanno iniziato una serie di estenuanti appostamenti per riuscire a cogliere l’ignoto giovane sul fatto. L’uomo è arrivavato poco dopo con la solita Mercedes, è scenso, ha attraversato la strada per portarsi in un luogo poco lontano rispetto a quello ove erano stati rinvenuti gli altri involucri, chinandosi ripetutamente su un fossato e armeggiando per alcuni secondi tra il ciottolame, dopodichè è tornato dove era stato trovato lo stupefacente rinvenuto in precedenza (i luoghi di occultamento erano infatti più di uno).

A quel punto gli operanti sono intervenuti per bloccare il giovane e questo ha subito tentato di disfarsi di altri 2 involucri. Dopo più attenti controlli sono stati trovati altri 21 involucri tutti contenenti cocaina. A differenza del primo “imbosco” (quello ove erano stati trovati i 23 involucri tutti del peso suddiviso in dosi di 1 grammo e quindi destinati alla vendita “al dettaglio”) nel secondo venivano trovati involucri da 5 e 10 grammi, destinati invece alla vendita “all’ingrosso”.

Il peso totale dello stupefacente, rinvenuto nelle varie sedi e nella personale disponibilità dell’uomo è di 180 grammi di cocaina pura. Il ragazzo è stato condotto in Ufficio ed identificato per l’Oshafi, giovane albanese ignoto agli atti, senza permesso di soggiorno, giunto in Italia da pochi giorni, tanto da aver necessità di un interprete per comprendere ed essere compreso dagli operanti.


 


 

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