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Il Parco Verbanella ripulito dagli spacciatori, agenti sotto copertura smantellano la banda criminale: tutti in carcere

Il Parco della Verbanella torna in mano ai cittadini dopo la maxi operazione degli agenti della squadra Mobile di Perugia. Smantellato pezzo per pezzo il giro di spaccio: 25 arresti

Il Parco della Verbanella torna in mano ai cittadini dopo la maxi operazione degli agenti della squadra Mobile di Perugia guidata dal vice questore aggiunto Virgilio Russo degli uomini del Servizio Centrale Operativo,che ha portato a smantellare pezzo per pezzo il giro di spaccio in uno dei punti strategici della città. Centinaia le cessioni di droga documentate dagli agenti sotto copertura e dalle telecamere installate al parco: in particolare, il gruppetto di stranieri - tutti di orgine nigeriana - spacciavano sia eroina che marjiuana e in un caso hanno ceduto droga anche a quattro minorenni. 

Nella rete della polizia sono finiti così 25 nigeriani. Tutti sono stati soggetti all'arresto ritardato che ha permesso di pescare non un singolo pesce nello stagno dello spaccio, ma l'intero gruppo grazie agli elementi probatori raccolti con la documentazione delle singole cessioni. Un'indagine lampo, partita a maggio e coordinata dal procuratore capo Luigi De Ficchy e dal sostituto procuratore Gemma Miliani e che ha portato a smantellare la rete criminale che aveva trovato come piazza privilegiata proprio il parco della Verbanella, sottraendo questo spazio verde alla fruizione di tante famiglie e cittadini.

Tutto ha avuto inizio - come spiegato in conferenza stampa dal vice questore aggiunto Virgilio Russo, da Andrea Olivadese, vice questore aggiunto Servizio Centrale Operativo antidroga e Cristian Leggeri della Direzione Centrale Servizio operativo - grazie alle numerose segnalazioni dei cittadini al 113 sullo spaccio che impervesava in quel luogo (più altre segnalazioni giunte sull'App YouPool). Una situazione che ha portato gli investigatori a non voler colpire un singolo pusher, ma a mettere le mani sull'intera rete che aveva ormai reso quel parco di difficile frequentazione per le persone.  L'accusa, per tutti e 25 gli indagati, è spaccio continuativo e aggravato.  Di questi, 16 sono già a Capanne.

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Tre degli indagati erano richiedenti asilo, altri nove in attesa di determinazione della commissione mentre ad altri 12 era stata rigettata la richiesta. Uno di loro, invece, viveva in completa clandestinità e tutti erano stanziati in zona stazione e nelle vie limitrofe, scegliendo come piazza privilegiata un parco non solo esteso per dimensioni, ma dalle numerose vie di fuga in caso di blitz. Tutte situazioni che hanno portato gli agenti di p.g. ad agire in modo da accerchiarli piano piano, fingendosi clienti degli stessi e riuscendo a ricostruire il puzzle che ha poi portato al loro arresto. 

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Il Questore di Perugia, Giuseppe Bisogno, sottolinea non solo l'efficacia di una operazione come questa (denominata Fonti di Veggio), ma la sua importanza: "Una delle più belle operazioni di polizia giudiziaria da quando sono a Perugia. Sotto la regia della procura e con l'istituto dell'arresto ritardato è stata smantellata una piazza - parco dello spaccio. Un risultato straordinario - commenta il Questore - e di bonifica di un importante luogo della città, tra l'altro vicino a una scuola. Ora ci dobbiamo riappropriare subito del parco della Verbanella, da oggi liberato dallo spaccio". 

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