Castiglione del Lago, traffico di droga dal Perù all'Italia: assolto Riccardo Capecchi
Il fotografo aveva sempre affermato la propria innocenza e di essere andato in Sud America per lavoro
Riccardo Capecchi è stato assolto dal tribunale peruviano di Lima in sede di appello dopo la condanna a 16 anni con l'accusa di traffico internazionale di droga.
Ribaltata la decisione, quindi, dei giudici del tribunale di Lima che avevano individuato tre prove che avrebbero dimostrato che Riccardo Capecchi era stato complice primario in un vasto traffico di stupefacenti tra il Perù e l'Italia: il fatto che il fotografo di Castiglione del Lago, nel 2019, si trovasse a Lima ospite di uno dei trafficanti italiani sorpresi in un magazzino mentre stavano confezionando quintali di cocaina purissima; uno dei veicoli utilizzati per nascondere la droga, era stato intestato al 43enne umbro; non era credibile la versione del fotografo che era stato ingaggiato per un lavoro.
Agli inizi del 2019 Capecchi era stato contattato da un imprenditore per realizzare un reportage fotografico in Perù. Ad aprile, poco prima della partenza, per risparmiare sul budget, gli era stato chiesto di intestarsi uno dei quattro automezzi da utilizzare per il progetto, per questioni assicurative e anche per ridurre i costi degli autisti.
Riccardo era tranquillo e felice di fare questa bella esperienza professionale: unico problema che aveva un automezzo a suo nome che avrebbe dovuto viaggiare insieme ai connazionali del gruppo. Il gruppo viene improvvisamente arrestato dalla polizia peruviana con l'accusa di traffico di stupefacenti ma, al momento dell'arresto, Riccardo non è con loro. In un primo momento Riccardo era stato chiamato come testimone poi, dopo diversi giorni, arrestato e ingiustamente detenuto.
“Finalmente è Pasqua!!! Riccardo è stato scagionato dal processo come Innocente!!! Ci abbiamo sempre creduto e lo abbiamo sempre sostenuto. Grazie a tutti per averci aiutato” scrive in un post Paolo Brancaleoni del Comitato verità per Riccardo.