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Cronaca San Sisto

Una dottoressa perugina di 35 anni arrestata perchè derubava i colleghi e i pazienti

Il presidio fisso di Polizia dell'Ospedale Santa Maria di Misericordia ha arrestato una dottoressa specializzanda di 35 anni che dal 2012 ad oggi ha commesso furti in serie. Ben 31 i capi di imputazione. L'indagine e le prove

Ha derubato per quasi un anno i colleghi medici, gli infermieri e persino i pazienti che doveva curare essendo specializzante all'Ospedale di Santa Maria di Misericordia di Perugia. Per questo una dottoressa perugina di 35 anni è stata arrestata dagli agenti del posto fisso di Polizia.

La misura cautelare si basa addirittura su 31 capi di imputazione: furto, ricettazione e altri reati vari. La dottoressa ha rubato di tutto: dagli oggetti preziosi, ai computer, cellullari, portafogli, telecamere e persino la fede matrimoniale di un paziente. La dottoressa, secondo la polizia, aveva necessità di denaro costante per un disagio personale. Ha commesso qualcosa come 29 furti. La 35enne, dopo la prima perquisizione, era stata spostata ad altre mansioni in attesa di una potenziale sospensione che sta arrivando in queste ore.

LA RABBIA DELL'OSPEDALE - Il direttore Walter Orlandi, dopo la collaborazione data agli agenti di Polizia, ha annunciato che la dottoressa specializzanda sarà sospesa dal servizio con effetto immediato.

L'INDAGINE - Il dirigente dell'Anticrimine Luca Sarcoli ha spiegato che l'indagine contro la dottoressa è stata portata avanti dopo una serie di denunce presentate da operatori sanitari e da alcuni pazienti. "Siamo partiti senza nessuna idea di chi potesse essere l'autore dei furti. Ma dopo una serie di incroci mirati come orari di lavoro, turni, orario dei furti e anche i reparti interessati, abbiamo deciso di effettuare una perquisizione sia in ospedale che in casa della dottoressa". Dal lavoro degli agenti sono saltate fuori carte di credito e alcuni oggetti d'oro a cui la 35enne perugina non ha saputo dare una spiegazione credibile di perchè fosse il possesso. Altre prove sono state acquisite anche sui tentativi di piazzare la refurtiva. 

IL BISOGNO DI DENARO - Sono in corso anche delle indagini per capire come mai la dottoressa avesse il bisogno sempre maggiore di denaro (al di la del suo stipendio sui 1700 euro mensili) tanto da effettuare dei furti in corsia. La donna non ha precedenti ma sarebbe stata "attenzionata" in passato dalle forze dell'ordine. Questo però non vuol dire che aveva commesso dei reati. Le ipotesi sono molte. Ma per il momento non ci sono prove. 

IL CASO - La dottoressa avrebbe sfilato la fede ad un paziente mentre era ancora sotto anestesia per via di un intervento chirurgico. Andava a caccia anche nelle borse, vestiti e armadietti di malati, infermieri e colleghi. 

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