DOSSIER DEMOGRAFIA | Altri 5mila abitanti persi. Comunità straniera oltre il 10% (Umbria quinta in Italia), le popolazioni straniere più numerosa
L'Anci ha presentato il Dossier Statistico Immigrazione 2022 - Umbria realizzato dal Centro studi e ricerche Idos in collaborazione con in Centro studi Confronti e l’Istituto di Studi politici “S. Pio V”
In dodici mesi l'Umbria ha perso un altro pezzo di popolazione: qualcosa come 5.880 abitanti tra deceduti e cittadini che si sono trasferiti fuori regione. In pratica come se fosse sparito un comune grande come Nocera Umbra. Una situazione drammatiche che da anni stiamo denunciando per cercare di far attuare a livello nazionale e regionale politiche pro-nascite e di sviluppo per creare nuovo lavoro che attira famiglie dal resto del Paese e da possibilità agli umbri di restare nel proprio territorio. Se nei primi del 2000 l'Umbria sognava di arrivare ad un milione di abitanti, ora invece si attesta a 859.572 e i dati su nascite e fughe dei giovani sono ancora all'insegna del pessimismo. L'Anci ha presentato il Dossier Statistico Immigrazione 2022 - Umbria realizzato dal Centro studi e ricerche Idos in collaborazione con in Centro studi Confronti e l’Istituto di Studi politici “S. Pio V”. Ed emerge anche la dimuzione di quasi un punto in percentuale di cittadini stranieri che ad oggi (91.658) quasi mille unità in meno rispetto al 2021. Ma il loro peso sul totale dei residenti è rimasto stabile al 10,7% ed è una percentuale tra le più alte d'Italia. Infatti, l'Umbria si colloca al quinto posto tra le regioni italiane dopo Lazio (11,3%), Toscana (11,5%), Lombardia (12%) ed Emilia Romagna (12,8%), a fronte di una media nazionale dell’8,8%. A livello provinciale, i cittadini stranieri rappresentano il 10,9% dei residenti in provincia di Perugia (70.102 con un meno 0,9% rispetto il 2020) e il 9,9% in quella di Terni (21.556, meno 1,3%).
La popolazione straniera più numerosa nel territorio umbro continua ad essere quella romena con un percentuale pari al 24,6%. Nella provincia di Perugia l’incidenza è del 22,2% mentre quella albanese è del 14,4%, marocchina 12,5%, ucraina 4,8%, ecuadoriana 3,9% e cinese 3,8. In quella di Terni la percentuale di romeni raggiunge il 32,3%, seguita dagli albanesi 9,2% ed ucraini 6,7%. L’Umbria, inizialmente considerata da molti stranieri un territorio di passaggio verso altre regioni e Paesi, è, via via, diventata un territorio meta di un processo di stabilizzazione ormai maturo. Un dato indicativo di questo percorso di inserimento è quello relativo al peso della componente femminile, che alla fine del 2021 costituisce il 55,2% dei residenti stranieri. La popolazione straniera ha, inoltre, una struttura molto giovane: le persone in età lavorativa (15-64 anni) rappresentano il 76,8% del totale dei residenti. Nello specifico il 34,7% è costituito da giovani fi no a 29 anni (31.841), il 29,4% ha tra i 30 e i 44 anni (26.923), il 28,6% tra i 45 e i 64 anni (26.240) e il 7,3% (6.654) ha un’età pari o superiore a 65 anni. L’età media degli umbri è di oltre 10 anni superiore a quella degli stranieri (37,3 anni), la quale mostra, tuttavia, anch’essa un trend in crescita (circa 5 anni in più dal 2011 al 2021).
Stabilizzazione ed inserimento - Tra gli altri indicatori analizzati ci sono quelli della stabilizzazione e dell’inserimento escludendo dall’osservazione gli stranieri originari di paesi dell’Unione Europea, al cui la normativa consente maggiore libertà di movimento e un più semplice accesso ad alcuni diritti.Per quanto riguarda le presenze non comunitarie c’è stato un leggero calo tra i soggiornati non Ue, scesi dai 60.402 del 2018 ai 56.508 del 2021 (-6,4%). Tra di loro quelli titolari di permesso di lungo periodo sono 41.660 pari al 73,7% del totale (66,9 centro, 65,8% Italia) mentre i permessi a termine sono 14.848, pari al 26,3%. Anche le motivazioni cui sono legati i titoli di soggiorno a termine aiutano a capire il grado di stabilizzazione: 6.464 (43,5%) sono quelli rilasciati per motivi familiari; seguono i motivi di lavoro (31,4%), di protezione (16,4%), di studio (4,7%), altre tipologie (4%). Per quanto riguarda le presenze nel sistema di accoglienza, al 31 dicembre 2020 risultano accolti in Umbria 1.289 migranti; nel corso del 2021 sono saliti a 1.524 di cui 346 ospiti nei progetti Sai degli Enti locali. Nei primi 6 mesi del 2022 si è registrato un ulteriore aumento (+26,3%), che ha portato il totale a 1.925 unità, corrispondente al 2,1% delle persone accolte complessivamente in Italia (89.897).
Scuola, minori e traiettorie scolastiche - In Umbria da alcuni anni la presenza di studenti stranieri attraversa una fase di stasi. Dai 17.463 dell’anno scolastico 2014/2015 si è scesi a 16.250 alunni (-6,9%) in quello 2020/2021, ovvero al 13,8% della popolazione scolastica complessiva (117.487), un dato che rimane, comunque, al di sopra della media nazionale (10,3%) e di quella del Centro Italia (11,8%), con una costante crescita di quelli nati in Italia (+14,4%), che da anni caratterizzano l’evolversi della presenza degli studenti con background migratorio. Infatti, gli studenti nati in Italia con cittadinanza non italiana (11.628) rappresentano il 71,6% di tutti gli studenti stranieri. Nella scuola dell’infanzia la percentuale sale all’86,2%, nella scuola primaria è pari all’80,1%, nella secondaria di I grado al 72,3% e in quella di II grado al 54,3%. Anche le traiettorie scolastiche degli studenti stranieri nelle scuole secondarie di II grado rispecchiano il maturo processo di integrazione e inserimento degli immigrati che caratterizza la regione: su 4.960 studenti iscritti il 36,5% (1.811) frequenta un liceo, il 32,0% un istituto tecnico e il 31,5% un istituto professionale.