Studenti provenienti da tutto il mondo a Perugia per parlare di biodiversità microbica
La Biodiversità Microbica è l’insieme di tutti i microrganismi presenti nella biosfera connessi da una fittissima rete di complesse interazioni
Oggi prenderà il via a Perugia nella Sala dei Notari il congresso internazionale sulla Biodiversità Microbica, che andrà avanti fino a domani. Saranno presenti più di 250 studiosi provenienti da 36 nazioni che daranno vita al “Third International Conference on Microbial Diversity - The challenge of the complexity” sul tema “The Challenge of Complexity”.
In apertura, alle ore 14, interverranno con i saluti Andrea Romizi, sindaco di Perugia, il Magnifico Rettore Franco Moriconi, il direttore del Dipartimento di Scienze farmaceutiche, Benedetto Natalini, e Fausto Elisei, presidente del Cemin (Centro di eccellenza per il Materiali Innovativi Nanostrutturali).
Il congresso è promosso dalla Società Italiana di Microbiologia Agro-Alimentare ed Ambientale (SIMTREA) che ne ha affidato l’organizzazione al prof. Gianluigi Cardinali e al suo staff, del Dipartimento di Scienze farmaceutiche dell’Università di Perugia. Non è un caso che la complessità sia stata scelta dagli organizzatori come oggetto principale di questo congresso, mentre il respiro internazionale e l'apertura ai giovani ricercatori sono due delle caratteristiche su cui ha puntato la Società Italiana di Microbiologia Agro-Alimentare ed Ambientale.
La Biodiversità Microbica è l’insieme di tutti i microrganismi presenti nella biosfera connessi da una fittissima rete di complesse interazioni. I microrganismi sono responsabili di tutti i cicli biogeochimici che mantengono l’omeostasi del pianeta e sono anche gli agenti delle maggiori trasformazioni alimentari. Non è esagerato affermare che senza la biodiversità microbica non sarebbe possibile avere i sistemi alimentari attuali e soprattutto non sarebbe possibile godere di quella grande varietà e qualità propria dei prodotti tipici della cucina italiana. Le tecnologie alimentari moderne, infatti, hanno attinto a piene mani a questa grande diversità per ottenere prodotti sempre più sani, nutrienti e duraturi.