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Cronaca

Non solo fave dei morti a Perugia: ecco un dolce davvero originale per le festività

Dalla vetrina di Sandri ecco apparire i "diti della strega", un dolce goloso e originale in occasione delle festività di questi giorni

Nasce a Perugia un dolce unico al mondo: se non nella forma, certamente nella sostanza. Non solo fave dei morti o stinchetti, ma dita mozzate. Nella vetrina di Sandri, in corso Vannucci, fanno bella mostra di sé le “dita della strega”. In perugino si dovrebbe dire “i diti”, tanto per restare nella cornice linguistica della Vetusta. Qualcosa di simile (almeno nella forma), invero, esiste, ma è la ricetta perugina ad assumere caratteristiche di assoluta originalità.

Mentre, in genere, si tratta di semplici biscotti al burro, realizzati in pasta frolla, la ricetta perugina fa ricorso a ingredienti come la pasta di mandorle, unita all’albume e allo zucchero. La novità è stata partorita dalla fervida mente di Marcella (foto esclusiva), l’ultima pasticcera, allieva della mitica Carla Schucani, che ha ormai ceduto lo storico esercizio, dopo un secolo e mezzo di presenza della sua famiglia in città, a disposizione dei palati più golosi e… raffinati.

La formulazione è quella dei pescini di Sant’Ercolano (ci torneremo tra qualche giorno, in occasione della festa novembrina del “patronus civitatis”), inventati anni fa da Carla, su sollecitazione di monsignor Elio Bromuri. Il dolcetto ha una forma spaventosa: quella di un dito mozzato, ideale per festeggiare adeguatamente la notte di Halloween.

La divertentissima forma a dito di strega (si direbbe un indice o un medio) è resa verosimile da una mandorla spellata, che fa da unghia, posta alla sommità del biscotto. Si tratta di un cilindretto di pasta, inciso leggermente, a simulare le falangi, con questa specie di unghia in  cima, schiacciato alla base, per dare l’idea di un taglio. L’effetto sangue è reso in maniera verosimile, pennellando questa schiacciatura col rosso dell’alchermes. Dice Marcella: “Sono andati letteralmente a ruba. Questo che ti mostro (in laboratorio) è l’ultimo rimasto”. È il caso di dire che si tratta di un dolce speciale, per palati “spaventosamente” golosi. 

I "diti" della strega, in vetrina da Sandri

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