"Sembri un tossicodipendente", pescatore sotto processo per gli insulti sui social all'animalista
Processo a parti invertite in un altro tribunale del nord Italia. Il tutto nasce dai commenti sulla sentenza per la morte di un cacciatore
Un pescatore della provincia di Perugia è finito sotto processo con l’accusa di diffamazione su internet nei confronti di un esponente di un’associazione ambientalista.
Un pescatore è stato citato direttamente a giudizio per il reato di diffamazione a mezzo internet perché “pubblicando messaggi/post su Facebook, in particolare sulla sua pagina personale” e sulla pagina di un un gruppo “accessibile a un numero indeterminato di utenti, offendeva la reputazione e l’onore” dell’ambientalista.
La Procura di Perugia contesta all’imputato di aver avanzato l’ipotesi che l’ambientalista facesse uso di droghe sulla base di una foto in cui lo stesso “appare con gli occhi particolarmente aperti, facendo riferimento all’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti”.
L’ambientalista si è costituito parte civile tramite l’avvocato Zuleica Gregianin del foro di Padova.
I due si trovano, a parte invertite, davanti al giudice di Tribunale di Padova. In quel caso l’ambientalista deve rispondere dell’accusa di diffamazione nei confronti del pescatore, avendo utilizzato un linguaggio offensivo sotto alcune foto dell’altro, che si è costituito parte civile.
