rotate-mobile
Cronaca

Deve scontare 3 anni in Macedonia per traffico d'armi, ricorso in Cassazione contro l'estradizione

Secondo i giudici a Roma le condizioni carcerarie del Paese balcanico non garantiscono un trattamento giusto

Il carcere in Macedonia fa paura anche ai criminali incalliti e se sono reclusi in Italia preferiscono rimanere in cella qui.

Un cittadino macedone di 42 anni, ha presentato ricorso per Cassazione chiedendo l’annullamento della decisione della Corte d’appello di Perugia che ha “dichiarato la sussistenza delle condizioni per l'estradizione” del detenuto come da richiesta dello Stato della Macedonia del Nord, per l'esecuzione della pena di tre anni e sei mesi di reclusione per il reato di fabbricazione, detenzione e commercio di armi.

Secondo il ricorrente la Corte di Perugia non ha tenuto contro delle risicate dimensioni della camera di detenzione e dello spazio minimo vitale ridottissimo e neanche del rapporto sulla Macedonia del Nord pubblicato dal Comitato del Consiglio d'Europa per la prevenzione della tortura e dei trattamenti inumani o degradanti, “attestante che, nonostante piccoli miglioramenti, persistevano preoccupazioni circa le condizioni di vita nelle carceri dello Stato”.

La Cassazione ha accolto il ricorso ritenendo sussistenti “le carenze strutturali” del sistema carcerario del Paese e “quindi il pericolo per l'estradando di essere sottoposto nello Stato richiedente a trattamenti inumani e degradanti”.

Per questo la sentenza è stata annullata con rinvio per nuovo giudizio alla Corte di appello di Firenze.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Deve scontare 3 anni in Macedonia per traffico d'armi, ricorso in Cassazione contro l'estradizione

PerugiaToday è in caricamento