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Cronaca

Detenuto suicida a Capanne, il grido d'allarme del sindacato della Penitenziaria Sappe

Dal 1 gennaio 1992 al 31 dicembre 2019 le donne e gli uomini della Polizia penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 25mila tentati suicidi ed impedito che quasi 180mila atti di autolesionismo

Un detenuto si è tolto la vita nel carcere di Capanne a Perugia. È accaduto questa mattina alle 7 e a ricostruire l’accaduto è Fabrizio Bonino, segretario nazionale per l’Umbria del Sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe: “L’uomo si è suicidato in una cella dove era isolato per motivi disciplinari. Nordafricano, 37 anni, fino a mezz’ora prima aveva parlato con l’agente di servizio, ma nel successivo giro di controllo è stato ritrovato impiccato alle sbarre della finestra. L’uomo è stato prontamente soccorso dal personale di polizia penitenziaria e tempestivamente sono intervenuti il medico che hanno provato più volte a rianimarlo, ma non c'era più nulla da fare”.

Donato Capece, segretario generale del Sappe, commenta: “La notizia di questi nuovi drammatici suicidi di detenuti evidenzia come i problemi sociali e umani permangono nei penitenziari, lasciando isolato il personale di Polizia penitenziaria (che purtroppo a Perugia non ha potuto impedire il grave evento) a gestire queste situazioni di emergenza. Il suicidio è spesso la causa più comune di morte nelle carceri. Gli istituti penitenziari hanno l’obbligo di preservare la salute e la sicurezza dei detenuti, e l’Italia è certamente all’avanguardia per quanto concerne la normativa finalizzata a prevenire questi gravi eventi critici. Ma il suicidio di un detenuto rappresenta un forte agente stressogeno per gli altri detenuti e per le donne e gli uomini della Polizia penitenziaria, che svolgono quotidianamente il servizio con professionalità, zelo, abnegazione e soprattutto umanità in un contesto assai complicato . Per queste ragioni un programma di prevenzione del suicidio e l’organizzazione di un servizio d’intervento efficace sono misure utili non solo per i detenuti, ma anche per l’intero istituto dove questi vengono implementati. È proprio in questo contesto che viene affrontato il problema della prevenzione del suicidio nel nostro Paese. Ma ciò non impedisce, purtroppo, che vi siano ristretti che scelgano liberamente di togliersi la vita durante la detenzione”.

Dal 1 gennaio 1992 al 31 dicembre 2019 le donne e gli uomini della Polizia penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 25mila tentati suicidi ed impedito che quasi 180mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze.

Bonino ha ricordato i due episodi di violenza contro gli agenti, uno preso in ostaggio, sequestrato per alcune ore, e ieri l’aggressione di “una detenuta, già responsabile di atti di violenza e di eventi critici” che “ha insultato e schiaffeggiato una poliziotta penitenziaria nel Reparto femminile”. Secondo il rappresentate del Sappe “è sotto gli occhi di tutti che la situazione a Perugia Capanne necessità di urgenti interventi e provvedimenti ministeriali che non posso più essere rinviati. Il Sappe è pronto a scendere in piazza per rivendicare più tutele e garanzie per chi lavora in carcere a Perugia”.

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