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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Pasticceria e moda, il centro di Perugia si tinge con i colori del Fashion design

E così quattro studentesse, vere e proprie stiliste del corso di Fashion design dell’Istituto italiano design (Iid) di Perugia, hanno dato vita a 24 modelli che giovedì 30 giugno hanno sfilato in una passerella d’eccezione

L’arte della pasticceria ha dato l’ispirazione, la creatività e la preparazione hanno fatto il resto. E così quattro studentesse, vere e proprie stiliste del corso di Fashion design dell’Istituto italiano design (Iid) di Perugia, hanno dato vita a 24 modelli che giovedì 30 giugno hanno sfilato in una passerella d’eccezione, il loggiato del palazzo della Provincia in piazza Italia, nel cuore dell’acropoli perugina. Dulcis in dress il nome della collezione e del progetto che giunge a conclusione con la chiusura del triennio in Fashion design. “Come ogni anno – ha commentato Matteo Gradassi, direttore dell’Iid di Perugia –, è la finalizzazione di un triennio ricco di soddisfazioni per gli studenti che vede il suo culmine nella sfilata che quest’anno ha come location uno dei luoghi più centrali dell’acropoli. C’è un filo di continuità in questo, rispetto a quanto fatto lo scorso anno nel quale abbiamo riportato in centro, dopo la nostra nuova sede, la sfilata a chiusura del corso alla Rocca paolina. È nostro intento dare anche ai nostri studenti un aspetto valoriale intrinseco alla città rendendole poi omaggio con il nostro lavoro affiancato agli scenari naturali che Perugia offre”.

“Dulcis in dress – ha spiegato Anna Maria Russo, fondatrice dell’Iid – focalizza l’attenzione sul nostro metodo didattico. L’estetica del dolce in tutte le sue forme e cromie è la grande protagonista delle collezioni realizzate dalle studentesse”. “In istituto – ha confermato Eleonora Granieri, docente di progettazione della collezione – crediamo che progettare significhi prendere ispirazione dal mondo che ci circonda per cui perché no l’alta patisserie dal momento che essa stessa viene contaminata da fashion, arte e architettura. Le ragazze sono partite da questo punto di ispirazione e hanno fatto propri i concetti. Ciascuna si è ispirata a un aspetto diverso: i macarons francesi, i cupcake, le decorazioni di caramello e il mondo delle torte nuziali”. In passerella, Carmen Cellini ha affascinato il pubblico con abiti ‘fragranti’ nel contrasto tra i gusci esterni rigidi e il ripieno morbido all’interno, dai dettagli preziosi come la pralinatura di perline su maniche e polsini. Nuance delicate e tanta raffinatezza. Federica Serafini ha proposto forme versatili e ricami che richiamano la glassa e la copertura di arabeschi di panna, gonne e maniche a palloncino a rappresentare il gusto dei cupcake con colori che vanno dal bianco crema all’arancio dorato ai toni intensi del caffè. Il caramello con forme scultoree e verticali ha conquistato Giulia Marzocchi che nei suoi modelli mescola al panna i toni caldi di rosso, arancio e  ruggine. Reticolo, filigrana e riccioli di zucchero caramellato diventano elementi originali per abiti morbidi, dalle forme fluide e semplificate. Il romanticismo dei dettagli del matrimonio e in particolare della torta nuziale si ritrova invece nella collezione Altea Cadri ricca di dettagli e minuzie in un gioco di trasparenze e scale di viola. Arricciature, gonne vaporose, applicazioni fatte a mano, forme triangolari e sciami di roselline impreziosiscono gli abiti. “Le ragazze – ha rivelato Marika Bruni, docente di modellistica dell’Iid – sono riuscite nella ricerca dei tessuti a dare la giusta struttura agli abiti perché come nella pasticceria si usano ingredienti, paste e colori, soprattutto, per emozionare, così per la realizzazione di un abito. Ci hanno messo passione e hanno utilizzato tessuti molto particolari proprio per dare il senso della leggerezza o del rigido e questo le ha portate anche molto a studiare la confezione perché ogni tessuto, per rendere al meglio, ha bisogno di essere trattato a dovere”.

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