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Cronaca

Racconto choc di un perugino: "Picchiato e spogliato dai buttafuori di una discoteca a Riccione"

Il giovane, attraverso il suo legale, ha sporto denuncia querela. Sarebbe stato costretto anche a spogliarsi nudo e a fare un percorso scalzo all'interno del bagno

Picchiato e sequestrato da tre addetti alla sicurezza di una discoteca a Riccione. Un episodio inquietante, cristallizzato in una denuncia e che racconta di una notte nata all’insegna del divertimento, ma tramutatasi in un incubo. Il giovane, attraverso il suo legale – l’avvocato Delfo Berretti del foro di Perugia (in foto) – ha sporto querela alla procura di Rimini tramite i carabinieri di Assisi, per denunciare le condotte degli addetti alla sicurezza che lo avrebbero sequestrato, picchiato e umiliato lo scorso luglio.

Secondo quanto racconta il giovane, i tre addetti alla sicurezza avrebbero fermato gli avventori del locale ancora in fila per entrare, al fine di verificare se fossero stati in possesso di oggetti contundenti o sostanze stupefacenti. E’ l’una e trenta di notte quando il perugino, insieme a un altro ragazzo toscano, vengono fermato prima dell’ingresso. Alla domanda se avessero con loro droga o altro, i due ragazzi rispondono di non avere niente in loro possesso ed è da lì che sarebbe iniziata la notte da incubo.

Il giovane denuncia infatti che alla loro risposta negativa, “con fare violento e senza dare spiegazione” sarebbero stati presi per un braccio e scortati all’interno del bagno del locale. A quel punto sarebbero stati sequestrati documenti e cellulari e obbligati a togliersi i vestiti.

“Increduli e spaventati chiedevamo spiegazioni riguardo al trattamento che stavamo subendo, ma non ricevendo nessuna risposta, mi trovavo costretto a dire che mi sarei tutelato nelle competenti sedi, a quel punto (uno dei tre, ndr) mi intimava di stare zitto”.

Le continue richieste di spiegazioni avrebbero così fatto innervosire i tre tanto che – secondo quanto riferito in denuncia – sarebbero stati costretti a togliere scarpe e mutande: “vedendo la nostra reticenza a tali ordini, uno di loro si avvicinava a noi per denudarci e con fare violento ci toglievano l’intimo di dosso”. Ma l’incubo sembra non fermarsi a questo.

Trattenuto quasi mezz’ora, sarebbe stato obbligato a fare un percorso scalzo all’interno del bagno, per poi essere strattonato e colpito con tre pugni in faccia da uno dei tre addetti. Una volta usciti dal bagno, il perugino si è diretto al pronto soccorso: trauma cranico la diagnosi. Tornato in Umbria e su consiglio del medico di famiglia, il ragazzo si è rivolto a una clinica dove è stato ricoverato per tre giorni. Ora sarà la procura a decidere sul caso. 

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