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Cronaca Spoleto

Spoleto, acqua contaminata: denunciati dirigenti e personale di Vus e Asl

Dalle risultanze investigative sulle indagini riguardanti l'inquinamento idrico e gli appalti dell'A.Se a Spoleto, i carabinieri hanno denunciato personale e dirigenti di Vus e Asl

I Carabinieri di Spoleto, su delega del Procuratore della Repubblica, Dott. Gianfranco Riggio, hanno condotto nelle ultime settimane un’accurata indagine relativa all’inquinamento della rete idrica, che ha interessato molte frazioni del territorio.  Dai primi accertamenti, sono emerse responsabilità penali in capo a dirigenti e personale della V.U.S. e dell’A.S.L.

In questa fase, riferiscono i militari dell'Arma, si è rivelato di grande importanza il contributo di alcuni cittadini che, effettuando analisi chimiche, hanno rilevato e segnalato le prime anomalie, quali la presenza di enterococchi e coliformi di origine fecale nell’acqua in distribuzione, risalenti ai primi giorni del mese di ottobre.

Solo intorno alla metà del mese di ottobre gli enti competenti hanno avviato le procedure finalizzate alla risoluzione della crisi.

In seguito all’escussione di persone informate sui fatti, analisi documentale e vari sopralluoghi effettuati presso i pozzi di San Nicolò, è stato possibile evidenziare ritardi e negligenze, caratterizzanti l’incauta gestione dell’evento contingente. Tali responsabilità sono state riscontrate sia in relazione all’organo deputato alla gestione del servizio, sia in capo ai preposti al controllo e alla supervisione.

I soggetti interessati sono stati pertanto deferiti in stato di libertà, per i reati di inquinamento colposo e ritardo in atti d’ufficio. Le rispettive posizioni sono al vaglio della Procura della Repubblica di Spoleto.
 
Mentre sulle indagini su alcune gare di appalto irregolari riguardanti l’A.Se. di Spoleto, nei giorni scorsi, su delega della Procura della Repubblica di Spoleto, è stata sequestrata ulteriore la documentazione inerente tutti gli appalti stipulati negli ultimi anni dalle società i cui titolari erano stati già indagati. Tali appalti, oltre alla manutenzione del verde pubblico, riguardano anche altri settori di intervento dell’A.Se.

La reazione del Comune di Spoleto- "Qualora l’indagine in corso da parte della Magistratura accertasse eventuali responsabilità personali sulle cause della contaminazione, il comune di Spoleto e l’ATI3 sono pronti a costituirsi quale parte lesa.

Abbiamo voluto organizzare l’assemblea di giovedì sera a San Martino in Trignano per due motivi che riteniamo di grande delicatezza e importanza:

- il primo, che occorre fare la massima chiarezza su una vicenda che ha toccato da vicino la salute di tanti cittadini del nostro comune e la stessa credibilità delle istituzioni;

- il secondo, che è nostro dovere istituzionale assicurare la qualità ed il controllo dell’acqua potabile che sappiamo essere un bene comune essenziale ed irrinunciabile. Rispetto al primo motivo, per quanto ci riguarda, osserveremo fino in fondo il principio europeo per cui “chi inquina paga”.

Il secondo punto, che non a caso è il titolo stesso che abbiamo dato all’incontro di domani, “Acqua potabile: qualità e controlli”, chiama in causa tutti i soggetti istituzionali coinvolti, dal comune, all’ATI, alla VUS, alla ASL e all’ARPA, perché è l’essenza del dovere che le leggi ci affidano.

Sulla qualità dell’acqua per uso umano e quindi sul controllo della potabilità non si può scherzare. Da parte dei nostri concittadini durante e dopo l’emergenza, sono emerse alcune perplessità in ordine alle modalità di effettuazione periodica dei controlli e alla trasparenza dell’informazione, questi sono alcuni degli aspetti sui quali domani sera dobbiamo confrontarci".


 

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