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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

L'Umbria per il momento resta verde, calo degli incendi del 92 per cento rispetto al 2012

Dal Primo gennaio al 12 agosto 2013 sono andati in fumo 26 ettari di bosco. Pochissimo rispetto al terribile 2012. Anche a ferragosto è pienamente operativo il sistema antincendio boschivo a difesa del patrimonio boschivo e paesaggistico della regione

Sono soltanto undici gli incendi boschivi registrati in Umbria dal 1° gennaio al 12 agosto 2013. Nel quinquennio precedente  la media degli incendi boschivi in regione nello stesso periodo di tempo assomma a 57, quindi si evidenzia nel 2013 un calo  dell’80% in termini di numero di incendi, alla stessa data del 12 agosto 2012 erano invece ben 141 gli incendi verificatisi  dall’inizio dell’anno e  sarebbero   giunti  al   totale  annuo  di  186  in regione,  il numero  più  elevato  dal  1993.  Anche la  superficie  boscata  bruciata  dal 1° gennaio    e  fino  al  12  agosto  2013  risulta  molto  bassa,  stimata  in circa  ventisei  ettari  di  bosco .

Se la tendenza in atto verrà confermata l’anno 2013  potrebbe rivelarsi positivo dal punto di vista del fenomeno degli incendi  boschivi.  Resta ancora  comunque alta la guardia e la mobilitazione da parte di tutto il sistema regionale  antincendio, costituito oltreché  dal  Corpo  forestale  dello  Stato,  dal Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco,  i Servizi Foreste e Protezione Civile della  Regione Umbria,  l’Agenzia Forestale Regionale  e  le Associazioni di  Volontariato, tenuto  conto  che  le  abbondanti  piogge  dell’anno  in corso  hanno  favorito lo sviluppo di una grande quantità di vegetazione erbacea  e del sottobosco che  potrebbe costituire un pericoloso fattore  di  rischio  per  l’innesco  di  incendi  boschivi,  in  caso si dovesse  verificare un  prolungato  periodo di siccità  e  temperature  elevate  da  qui  al  mese  di  settembre.

Tra  gli incendi  boschivi  verificatisi  in  Umbria  nell’anno  in  corso   risulta  degno  di nota  quello  del  giorno  otto agosto in  località  Pian della Noce - Monte Martano in  comune di  Spoleto,  di  circa  trenta   ettari complessivi  di superficie  percorsa  dal  fuoco   di  cui  circa  venti  di  bosco,  superfici  stimate  non  essendo ancora  terminate le  rilevazioni  con  GPS  da  parte  del  Corpo  forestale  dello  Stato,  preposto  a  livello nazionale  all’attività  di   rilevazione  e  censimento  delle  aree  percorse  dal  fuoco.   L’incendio  ha   originato dalle  scintille  provocate  da  un mezzo  meccanico, una  trinciatrice, durante le operazioni  di  ripulitura di  un terreno  agricolo.  Il responsabile   è  stato deferito all’Autorità Giudiziaria  per incendio boschivo colposo dagli agenti  del  Comando  Stazione di  Spoleto  del  Corpo  forestale  dello  Stato. 

La  possibilità  che si inneschi  un incendio  boschivo e  la velocità  di  propagazione  del fuoco sono  strettamente legate  alle  condizioni  di  umidità  della  vegetazione . Da  questo  punto di vista  le condizioni  fino  ad  oggi   sono state  molto  favorevoli  per  contenere  il rischio incendi.  Abbondanti  sono  state  le precipitazioni  in  Italia nell’anno in  corso,  distribuite nei  mesi invernali  e  primaverili,  che  hanno consentito alla vegetazione  di mantenere anche  in  piena estate  un  tasso  di  umidità  superiore  alla  norma.

In  Umbria  dal   mese   di  gennaio  2013  a  luglio   la  quantità  di  pioggia   caduta  mensilmente  è  risultata costantemente   superiore  a  quella  media  storica,  registrata  a  partire dal  1921,   ad  eccezione  del  solo mese  di  aprile,  come  risulta  dai  dati  registrati  dal  pluviometro  regionale  di  Perugia.  Il  pluviometro   ha   registrato  nel   mese  di  gennaio  un   quantitativo  di   pioggia  caduta  di  oltre il  55%  in  più  rispetto  alla  serie storica  regionale,  nel  mese  di  maggio  l’incremento è  risultato  addirittura  di  circa  il  145%,  sono  caduti infatti  circa 183 mm  nel  mese   rispetto  ai  circa  75  che  di  media  si  registrano  in  regione.

Inoltre,   anche   nel   trimestre  precedente l’anno  in corso,   ottobre-dicembre  2012 ,   la  piovosità  in  Umbria  era  stata  notevolmente  superiore  alla  norma  (  di circa  il 70%  ed  addirittura  il  mese  di  novembre  si  era chiuso  con  316  mm  di  pioggia registrati  dal  pluviometro  di  Perugia  rispetto ai  116  mm  che mediamente  cadono  in  regione  in  quel  mese ).  Quanto  sopra   in  una  annata  che  aveva  visto  fino  a  settembre  un  deficit  idrico  di  oltre  il  34%  delle  piogge  cumulate,  sempre  rispetto  alla  serie  storica,  con  una  stagione  primaverile  ed  estiva  caratterizzata  da   grande  siccità  e  record   storico  per   il   fenomeno  degli  incendi  boschivi,  

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