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Cronaca

L'ANALISI I morti per Covid nella seconda ondata nelle regioni: il record del Nord, l'incremento infausto dell'Umbria

Covid, le regioni con il più alto tasso di mortalità e quelle con meno. La Valle d’Aosta la regione con il maggior numero di decessi da Covid ogni 100mila abitanti, la Calabria quella con meno

La seconda ondata di Covid-19, per il cui inizio abbiamo preso a riferimento il periodo dall’1 ottobre al 20 dicembre (ultimo dato disponibile), sta per raggiungere il numero di decessi provocati dalla prima ondata, per la quale abbiamo preso a riferimento il periodo dal 24 febbraio (quando l’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni ha iniziato a diffondere i dati) al 30 giugno. "Nella prima ondata, infatti, il numero dei decessi da Covid è stato di 34mila 762, mentre la seconda ondata ne ha finora prodotti 32mila 905" si legge nell'inchiesta del'agenzia Mediacom di Giuseppe Castellini "I decessi da Covid dal 24 febbraio al 30 giugno (prima ondata) sono stati, a livello nazionale, 57,71 ogni centomila abitanti, con una forte variabilità tra le regioni come si può vedere dalla tabella 1. Al 30 settembre i decessi da Covid erano saliti ma non di molto, 59,58 ogn centomila abitanti, mentre al 20 dicembre sono fortemente cresciuti a 114,20 per ogni centomila abitanti". 

I territori -  Se la Lombardia fino al periodo estivo deteneva il triste primato del numero di decessi ogni 100mila abitanti, al 20 dicembre è la Valle d’Aosta la regione con il tasso maggiore di mortalità (293 decessi da Covid ogni 100mila abitanti, contro i 241,28 della Lombardia e i 114,2 della media nazionale). Alle spalle della Lombardia, che è al secondo posto, terza per tasso di mortalità è la Liguria (179,38). Quindi Piemonte (173,40) ed Emilia Romagna (158,56). A parte la Valle d’Aosta, si tratta di regioni del Nord che, pur avendo avuto nella seconda ondata una crescita della percentuale dei decessi da Covid inferiore alla media nazionale, scontano i forti tassi di mortalità registrati nella prima ondata. Oltre a queste 5 regioni, quelle che al 20 dicembre 2020 presentano un tasso di mortalità da Covid superiore alla media nazionale sono ancheTrentino Alto Adige (142,54 decessi ogni 100mila abitanti), Friuli Venezia Giulia (117,97) e Veneto. 

IL CASO UMBRIA - Le altre regioni, molte delle quali come visto presentano un forte aumento percentuale dei decessi, restano tuttavia sotto la media nazionale del tasso di mortalità in virtù dei bassi livelli di morti che hanno registrato nella prima ondata della pandemia. Le regioni che hanno il tasso di mortalità più basso sono Calabria (21,93) – che rispetto alla prima ondata passa dal penultimo all’ultimo posto – Basilicata (39,50) e Sardegna (40,48), che scende di due posizioni. Un esempio è l'Umbria: che nella prima ondata ha avuto pochi lutti, a fronte di un contagio molto contenuti, nella seconda invece è la terza regione per incremento dei decessi con una percentuale  del + 567,1% che porta il dato ogni 100mila abitanti a quota 64,41. Ma nonostante questo incremento terribile negli ultimi mesi l'Umbria si trova soltanto al 13esimo posto della classifica nazionale. 

Tabella 3. - Decessi Covid cumulati al 20 dicembre 2020 ogni 100mila abitanti_compressed-2

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