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Cronaca

Siamo sempre più vecchi: 5% in meno di nascite, un terzo delle culle è straniero: la mappa e i "mesi fertili"

Il calo delle nascite è sempre più preoccupante in Umbria. Solo all'ospedale di Perugia, il più grande della nostra regione, si registra un calo rispetto al 2015 del 5 per cento (in linea con la tendenza nazionale). I parti sono passati da 2124 a 2015. I dati sono stati forniti dall'Ufficio stampa dell'Azienda Ospedaliera di Perugia attraverso l'intervento Giorgio Epicoco direttore della Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia. In particolare, aggiunge Epicoco, sono stati 1965 parti (nel 2015 erano stati 2057) 3 dei quali trigemini e 41 gemellari.

Il tasso di tagli cesarei è stato ulteriormente ridotto al 28,9% (lo scorso anno eravamo al 29,9%). "E' con soddisfazione che voglio precisare che l’obiettivo di ridurre il tasso di cesarizzazione non è economico ma propriamente sanitario, infatti le donne che hanno subito un taglio cesareo hanno, nelle gravidanze successive, maggior rischio di dovere ripetere il taglio cesareo con un aumento esponenziale dei rischi, più frequentemente emorragici. Basti pensare che durante il 2016 sono state 254 le donne in gravidanza con uno o più precedenti cesarei che hanno richiesto un particolare impegno dal punto di vista ostetrico, anestesiologico e trasfusionale". Il numero di madri non italiane è stato quest’anno di 499 con un contributo di poco più del 25% (in linea con gli anni precedenti). 

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