Giro di vite anti-clandestini a Perugia: 4 arrestati, pronti i voli per i rimpatri
Il Questore continua nell'azione di espulsione dei criminali incalliti che vanno ad infoltire la manodopera dei clan della droga. Due erano stati già espulsi ma avevano fatto finta di niente... continuando la vita di sempre
Altro gire di vite contro i clandestini che affollano le file dei clan della droga e dei furti a Perugia. In due operazione distinte la Polizia è riuscita ad assicurare all'Ufficio Immigrazione 4 stranieri, tutti in possesso di droga, due dei quali già espulsi ma che non erano mai volontariamente partiti dal Paese. Ora per tutti loro è partito l'iter per l'accompagnamento coatto nei rispetti paesi d'origine.
L'APPARTAMENTO OCCUPATO - Già alle prime luci dell’alba gli agenti si sono recati in una piccola palazzina dell'area del parco della Verbanella. L'immobile era stato occupato abusivamente da alcuni maghrebini. Sul posto, i poliziotti hanno constatato che la porta di ingresso presentava segni di forzatura e che nell’appartamento, da tempo disabitato, dormivano beatamente due tunisini. Si tratta di O.K. e di B.K., entrambi noti alle forze dell’ordine. Erano in possesso di dosi di eroina ed avevano due grossi coltelli da cucina.
Sono stati entrambi denunciati per i reati di invasione di edifici, possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. I due tunisini saranno espulsi nelle prossime ore.
VECCHIE CONOSCENZE - Nel pomeriggio, invece, gli equipaggi delle Volanti hanno rintracciato due maghrebini. Il primo è K.B.M., tunisino del 1977, già denunciato per reati concernenti sostanze stupefacenti. Era in possesso di eroina ma soprattutto era stato espulso già dal Paese senza però mai lasciare Perugia.
Stessa sorta per R.A., marocchino del 1981, molto noto alle forze dell’ordine. Nei suoi confronti è emersa soltanto l’irregolare presenza in Italia dato che non aveva lasciato l'Italia come previsto in passato dal Prefetto e dal Questore. Entrambi saranno immediatamente rimpratriati con tanto di agenti ad accompagnarli alla frontiera.
