rotate-mobile
Cronaca

Salme "traghettate" ad Arezzo, è mistero sulla riapertura del forno crematorio di Perugia

Il forno crematorio da un po' di tempo è rimasto chiuso e, nonostante l'Amministrazione dichiara che riaprirà il 10 dicembre prossimo, si rischia uno slittamente fino a metà gennaio. Con disagi importanti per le famiglie dei defunti

Pioggia di lamentele da parte di alcune famiglie perugine che non sanno come rispettare la volontà dei loro cari che in punto di morte hanno chiesto di essere cremati. È infatti da qualche tempo che il forno crematorio del cimitero di Perugia non è funzionante. La riapertura è stata fissata, con tanto di lettera sottoscritta dall’ufficio competente, per il 10 dicembre prossimo. Voci diverse, accertate peraltro, danno però come prima data certa solo metà gennaio. Anche questa da confermare, perché non è ben chiaro a nessuno quando il forno potrà tornare a funzionare.

Unica soluzione per poter rispettare le volontà dei cari scomparsi è quella di far trasportare la salma fino ad Arezzo, costo aggiuntivo 80 euro, soldi peraltro non rimborsati dal Comune. La cremazione è, infatti, possibile solo in questo modo al momento. E se il dolore dopo una perdita è infinitamente inspiegabile, questo lo si può considerare un calvario burocratico infinitamente risparmiabile.

Solo a Perugia nel 2012 sono state infatti 1.200 le persone che, in punto di morte, hanno deciso “di tornare cenere”. Una pratica sempre più consueta e che ha visto anche nascere nel 1989 per mano di Nazareno Morarelli, l’unica associazione che si occupa di cremazione a Perugia.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Salme "traghettate" ad Arezzo, è mistero sulla riapertura del forno crematorio di Perugia

PerugiaToday è in caricamento