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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

'Crazy Cars', 9 arresti a Latina: in azione anche gli agenti del Reparto prevenzione Crimine Umbria

Minacce e intimidazioni: sequestrati dalla Polizia anche beni, società e conti per un oltre 2 milioni di euro. Nel corso delle perquisizioni rinvenute anche droga e una pistola

'Crazy Cars', questo il nome dell'operazione condotta dagli uomini della Squadra Mobile di Latina, sezione Reati contro il Patrimonio, con i colleghi del Commissariato e con il supporto di 10 equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine Lazio, Campania e Umbria. Un'operazione che ha portato all'arresto di 9 persone (tre delle quali ai domicliari e una, un uomo 40enne, attualmente irreperibile poiché trasferitosi per motivi di lavoro in Germania) e a un sequestro di beni, società e conti correnti per un valore di oltre 2 milioni di euro in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Latina, su richiesta della Procura. 

Nel corso delle indagini sono state accertate, come spiegano dalla Questura, “condotte reiterate di ricettazione di veicoli di provenienza furtiva ricevuti ed immessi in città in modo sistematico, comprovate dai servizi tecnici di intercettazione che documentano le trasferte per il procacciamento dei veicoli e le trattative con gli acquirenti”, episodi di estorsione al fine di silenziare un rivenditore che pretendeva il pagamento di quanto dovuto, così come l’investimento dei proventi dell’attività illecita nella intestazione di una pluralità di immobili, conti correnti ed attività formalmente di fittizi intestatari, mero schermo del vero titolare che in tal modo poteva mettersi al riparo da possibili misure di prevenzione.

Le indagini, come riporta 'Latina Today', hanno preso il via dalla denuncia querela sporta da un cittadino rumeno dopo che aveva aveva rinvenuto un proiettile inesploso sulla porta d’ingresso della propria abitazione. Un’intimidazione, secondo gli investigatori, finalizzata a costringerlo a cedere la propria vettura, rinunciando ai 20mila euro che erano il compenso pattuito e che lo straniero avrebbe dovuto ricevere dall’incasso di quattro assegni da 5mila euro ciascuno. La vittima ha ricevuto telefonate minatorie allo scopo di farsi restituire i 4 assegni bancari da uno degli indagati, che in una circorstanza lo aveva avvicinato per strada mostrandogli, per intimidirlo, a una pistola a tamburo. Un'altro degli arrestati invece, in un’occasione aveva raggiunto la vittima nella propria abitazione costringendola a scrivere a mano una falsa attestazione, con la quale dichiarava di aver ricevuto 17.500 euro per la vendita di una Mercedes, e facendosi anche consegnare personalmente 600 euro “per il disturbo”.

Inoltre le intercettazioni telefoniche hanno permesso di riscontrare che uno degli indagati, con la complicità di altri due, ricettava autovetture rubate: è stato infatti ricostruito nel corso delle indagini che i tre avevano ricevuto a Napoli, da persone rimaste ignote, quattro auto di media cilindrata risultate oggetto di furto e che erano state occultate per poter essere poi rivendute ad ignari clienti sul territorio di Latina e provincia. 

Un secondo filone di indagine si è poi sviluppato nel proseguo dell’attività investigativa: è stato infatti scoperto che uno dei 9 arrestati, insieme a due suoi stretti familiari, gestiva di fatto alcune società di compra vendita auto, con una rivendita commerciale che si trova alla periferia di Latina. "L’intestazione fittizia dei beni  - spiegano ancora dalla Questura - costituisce l’espediente utilizzato per eludere gli effetti ablativi delle misure di prevenzione patrimoniale, posto che lo stesso risulta soggetto gravato da numerosi precedenti penali, in prevalenza per reati contro il patrimonio, alcuni dei quali passati in giudicato".

Durante l’operazione è stata data anche esecuzione al decreto di perquisizione personale e domiciliare emesso a carico degli indagati, e quello di di sequestro preventivo di società, conti correnti, beni mobili ed immobili per un valore superiore a 2 milioni di euro. Non solo, ma nel corso dell’attività sono stati rinvenuti anche 5 orologi Rolex e un orologio Cartier oltre alla somma in contanti di 50mila euro nelle disponibilità di uno degli arrestati mentre durante le perquisizioni a carico di un altro sono stati trovati anche 150 grammi di marijuana materiale per il confezionamento ed un bilancino di precisione, poi sottoposti a sequestro. Nell’abitazione di un 30enne, non destinatario delle misure cautelari di oggi, anche una pistola calibro 6.35 con matricola abrasa, anche questa sottoposta a sequestro. Questi ultimi due sono stati così arrestati in flagranza di reato e portati in carcere.


 

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