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Cronaca Gubbio

Sirio Ecologica usata come "banca" e impoverita fino al fallimento, dopo 12 anni ancora senza sentenza

I procedimenti penali e fallimentare per un crack da oltre 20 milioni di euro ancora "arenati" in tribunale

L’indagine divampò nel 2010. L’udienza preliminare si concluse con otto rinvii a giudizio, per gli amministratori, tre assoluzioni e un non luogo a procedere, per contraddittorietà della prova, per i sindaci revisori, nell’aprile del 2015. La prima udienza dibattimentale si è tenuta a maggio del 2016.

Il processo per il fallimento della Sirio Ecologica di Gubbio e Compagnia dell’Ambiente è, però, fermo al I Collegio del Tribunale penale di Perugia.

Scaturita dall’inchiesta sull’omicidio di Salvatore Conte, socio accomandatario della Compagnia per l’Ambiente, gli imputati sono accusati, secondo la ricostruzione accusatoria, di aver distratto fondi dalle due società che stavano fallendo. Anzi, sarebbe proprio quel fiume di soldi ad aver portato al “fallimento delle due società in questione”, cioè “l’epilogo di maldestre iniziative illecite che hanno visto interagire delinquenti abituali ed imprenditori senza scrupoli” secondo il capo d’imputaizone.

L’attività d’indagine della Procura di Perugia avrebbe condotto “all’individuazione e all’arresto di persone coinvolte in un’articolata associazione per delinquere per cui sono già state emesse sentenze di condanna.[…] In estrema sintesi si può affermare che la presenza di pluripregiudicati di elevato spessore criminale […] ha costituito sicuramente il presupposto per la commissione sul nostro territorio di una serie di delitti, anche efferati, costituendo gli stessi soggetti, un punto di riferimento di una poderosa serie di interessi illeciti”, attraverso “tradizionali attività illecite e in altre all’apparenza più pulite, attività per cui erano finiti in carcere alcuni colletti bianchi”.

La Procura avrebbe certificato, anche attraverso intercettazioni telefoniche in cui appare “la disarmante eloquenza di come gli amministratori della compagine imprenditoriale eugubina di cui è procedimento, abbiano finalizzato la loro attività professionale soprattutto alla realizzazione di attività fraudolente e distrattive per assicurarsi al contempo impunità e illeciti profitti dalle società da questi gestite e da tempo in evidente stato di decozione”.

Scorrendo il capo d’imputazione ci si imbatte in un complesso gioco di scatole cinesi per impoverire la Sirio Ecologica e la società “gemella”, la Compagnia per l’Ambiente. Crac da 20 milioni di euro per la prima e da 6 milioni e mezzo per la seconda.

Per il consulente fiscale della Procura di Perugia, la Sirio avrebbe fatto da “banca” del gruppo, dalla quale distrarre beni per svariati milioni di euro, attraverso fidejusssioni, coprendo debiti e facendo sparire merce dai magazzini.

Il Portale dei creditori informa che il fallimento della Sirio Ecologica è ancora in mano al giudice curatore tra esame dello stato passivo, domande dei creditori e udienze tardive. Il procedimento penale è ancora lontano dalla conclusione.

Gli imputati sono difesi dagli avvocati Bruna Pesci, Manlio Morcella, Francesco Sardegna, Luca Brunelli, Luca Maori, Francesco Falcinelli, Silvia Tomassoni, Roberto Pipino e Gabriele Minelli. La parte civile è rappresentato dall’avvocato Marusca Ambrogi.

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