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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Covid, in Umbria resta il Commissario per l'emergenza. Coletto: "L'epidemia non mostra segni di passaggio verso la fase di transizione"

La Regione Umbria conferma D’Angelo fino al 30 giugno. L'assessore alla Salute: "Incidenza settimanale pari a 1.347 ogni 100.000 abitanti e da un tasso di occupazione dei posti letto di area medica pari al 28 per cento"

Il Commissario per l'emergenza Covid resta fino al 30 giugno. Ad annunciarlo, con una nota della Regione Umbria, è l'assessore alla Salute, Luca Coletto. "Visto l’attuale stato epidemico, caratterizzato da un’incidenza settimanale pari a 1.347 ogni 100.000 abitanti e da un tasso di occupazione dei posti letto di area medica pari al 28 per cento", spiega Coletto, e "senza evidenza al momento di decremento della curva epidemica, che infatti non mostra segni di passaggio verso la fase di transizione e quindi verso la fase interpandemica, per gestire l’attuale fase è stato deciso di mantenere fino al 30 giugno 2022, la figura del Commissario Covid Massimo D’Angelo per il coordinamento di tutte le attività legate alla gestione di questa fase che richiede anche la gestione dei posti letto della rete ospedaliera e territoriale".  

Coletto annuncia anche che "è stata prorogata sempre alla stessa data, l’operatività dell’attuale Comitato Tecnico Scientifico e dell’attuale Nucleo Epidemiologico, nonché l’efficacia delle disposizioni contenute nell’ordinanza della Presidente della Giunta Regionale del 17 marzo 202124 “Modalità di conferimento incarichi di emergenza territoriale in periodo di emergenza epidemiologica da COVID-19”, e in attesa del completamento del corso regionale per abilitazione di medici 118 già avviato e il cui termine è previsto per il 30 giugno 2022". 

Covid in Umbria, il report del Nucleo epidemiologico 

Secondo i dati del report del Nucleo epidemiologico "La curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni in Umbria mostra un trend in diminuzione rispetto alle settimane precedenti. L’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti al 29 marzo è pari a 1.347. L’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni diminuisce attestandosi ad un valore di 0,83".

L'analisi evidenzia che "L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età conferma tassi superiori alla media regionale per la popolazione tra 3 e 44 anni: in particolare i ragazzi tra i 6 e 13 anni raggiungono incidenze superiori ai 2400 casi per 100.000 abitanti. Tutte le classi di età mostrano una tendenza alla stabilizzazione dei valori. L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età mostra un trend costante in tutte le classi d’età, l’incidenza più elevata è riscontrata nella classe d’età 11-13 anni mentre l’incidenza più bassa è registrata nella classe d’età 65-79 anni".

A livello terroriale, sottolinea il reporto, "tutti i Distretti sanitari hanno l’incidenza superiore a 1.000 casi per 100.000 abitanti ad eccezione del Distretto della Valnerina che ha l’incidenza pari a 904 casi per 100.000 abitanti".

Per quanto riguarda ricoveri e decessi "rispetto alla settimana precedente  - si legge nel report - si osserva un leggero aumento nell’impegno ospedaliero regionale soprattutto a carico dell’area medica (al 29 marzo 227 ricoveri di cui 3 in terapia intensiva), mentre nella settimana 21-27 marzo si registrano 15 decessi".

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