Covid in Umbria, trend in aumento: "Valori superiori alla media nazionale". Nuovo appello per i vaccini

Trend in aumento. E l'Umbria "continua a mostrare valori superiori rispetto alla media nazionale". Il Nucleo epidemiologico della Regione Umbria stila il punto della situazione sul coronavirus. 

"La curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni in Umbria mostra un trend in aumento rispetto alle settimane precedenti. L’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti al 21 giugno è pari a 513. L’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni è in aumento attestandosi ad un valore di 1,44",  si legge nel report. 

Dallo studio emerge che "l’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età mostra un trend in aumento in tutte le fasce, l’incidenza più elevata è riscontrata nella classe d’età tra i 45 e 64 anni, mentre quella più bassa i bambini di età compresa tra i 3 e 5 anni". 

Per quanto riguarda la situazione territoriale "Nella settimana dal 13 al 19 giugno tutti i distretti sanitari hanno l’incidenza inferiore a 500 casi per 100.000 abitanti, eccetto il Distretto di Orvieto e Alto Chiascio". 

Sul fronte dei ricoveri e dei decessi, il report del Nucleo epidemiologico evidenzia che "rispetto alla settimana precedente si osserva un aumento nell’impegno ospedaliero regionale: al 21 giugno si registrano 116 ricoveri in area medica e un ricovero in terapia intensiva. Nella settimana tra il 13 e il 19 giugno i decessi sono stati 11".

Covid e vaccini, il nuovo appello

Coletto lancia un nuovo appello sul fronte vaccini: "Da un’analisi delle ospedalizzazioni – spiega l’assessore – emerge che l’età media delle persone con necessità di cure ospedaliere è intorno ai 79 anni. Tra i soggetti over 80 ricoverati, nessuno e quindi il 100 per cento, ha fatto la quarta dose e tutti hanno superato la soglia dei 120 giorni dall’ultima somministrazione di vaccino".

Secondo l'assessore alla Salute della Regione Umbria "sulla somministrazione della quarta dose siamo indietro (solo il 12,01 della popolazione per la quale è consigliata), non tanto per la categoria delle persone fragili, ma per gli over 80 che sono certamente esposti a maggior rischio di sviluppare malattia severa e che con la somministrazione della quarta dose da subito, avrebbero una copertura decisamente più efficace".

Coletto ricorda "le più recenti raccomandazioni del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) secondo le quali  il beneficio per la salute pubblica della somministrazione di una seconda dose di richiamo di mRNA per il COVID-19, è stato valutato come più evidente nelle persone di età pari o superiore a 80 anni e la somministrazione immediata di una seconda dose di richiamo in questa popolazione, è risultata ottimale in situazioni in cui la circolazione virale era alto o in aumento".  

Covid in Umbria, il bollettino del 23 giugno: tutti i dati aggiornati

La curva del contagio da coronavirus in Umbria continua a crescere. Attualmente positivi vicini a quota 10mila, ma ricoveri stabili. Nell'ultimo giorno sono stati registrati un nuovo decesso legato al Covid-19, 956 nuovi positivi e 400 guariti. 

Secondo il bollettino della Regione Umbria e della Protezione Civile, aggiornato alle 8 di giovedì 23 giugno 2022, sono 9.949 (+555 rispetto al 22 giugno) gli attualmente positivi in Umbria. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 598 tamponi e 2.785 test antigenici in tutta la regione. 

Al 23 giugno sono 118 (+1 rispetto al 22 giugno) i positivi ricoverati negli ospedali dell'Umbria - di cui 1 (dato invariato) in rianimazione, 90 (-2 rispetto al 22 giugno) in area medica Covid e 27 (+3 rispetto al 22 giugno) negli altri reparti ospedalieri -  e 0 (dato invariato) gli ospiti nelle Rsa Covid.