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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Covid in Umbria, il bollettino del 9 giugno: tutti i dati aggiornati

Gli attualmente positivi sono 7.013, processati 512 tamponi e 2.026 test antigenici

La curva del contagio da coronavirus in Umbria torna leggermente a salire. E c'è un nuovo ricovero in terapia intensiva. Nell'ultimo giorno sono stati registrati 474 nuovi positivi e 338 guariti. Non ci sono nuovi decessi. 

Secondo il bollettino della Regione Umbria e della Protezione Civile, aggiornato alle 8 di giovedì 9 giugno 2022, sono 7.013 (+136 rispetto all'8 giugno) gli attualmente positivi al coronavirus in Umbria. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 512 tamponi e 2.026 test antigenici in tutta la regione. 

Al 9 giugno sono 98 (-1 rispetto all'8 giugno) i positivi ricoverati negli ospedali dell'Umbria - di cui 1 (+1 rispetto all'8 giugno) in rianimazione, 74 (-2 rispetto all'8 giugno) in area medica Covid e 23 (dato invariato) negli altri reparti ospedalieri - e 1 (dato invariato) gli ospiti nelle Rsa Covid. 

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Covid in Umbria, il report del Nucleo epidemiologico 

Secondo il report degli esperti del Nucleo epidemiologico della Regione Umbria "La curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni in Umbria mostra un trend in diminuzione rispetto alle settimane precedenti. L’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti al 07 giugno è pari a 284, mentre l’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 si attesta ad un valore di 0,9". 

Covid in Umbria, boom di test antigenici positivi

  “In queste ultime settimane – spiega l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto - si è osservato un netto decremento del numero dei tamponi positivi sul totale di quelli eseguiti, con un valore che si attesta al 22 per cento, così come è in netta discesa sono il numero dei ricoveri in area medica la cui occupazione si attesta al 15 per cento del totale dei posti e inferiore all’1 per cento per quelli in terapia intensiva. Un altro dato significativo messo in risalto dal Cts regionale – aggiunge l’assessore - è il rapporto tra i test antigenici rapidi eseguito in farmacia e grado di positività che, in breve tempo, restituisce una percentuale di positività altissima, indice del fatto che allo stato attuale si recano in farmacia solo coloro che hanno la certezza della positività o perché hanno già eseguito a casa un test oppure perché presentano dei sintomi”. E ancora: “Alla luce di ciò – prosegue – l’interpretazione più veritiera è rappresentata dall’ipotesi che molti cittadini effettuano un test certificato solo quando sono certi di aver contratto l’infezione attraverso i test effettuati a casa per poi recarsi in farmacia o nei laboratori solo per la certificazione”. 

Covid in Umbria, il punto sui vaccini

Per quanto riguarda la popolazione vaccinata contro il coronavirus, la Regione Umbria, spiega una nota di Palazzo Donini, con l’87,8 per cento della popolazione vaccinata, si attesta al di sopra della media nazionale che è dell’86,6 per cento. 

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