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Cronaca

Covid in Umbria, il bollettino del 5 aprile: tutti i dati aggiornati

Gli attualmente positivi sono sono 16.607, processati 2045 tamponi e 9344 test antigenici

La curva del contagio da coronavirus in Umbria continua a scendere, ma aumentano i ricoveri ordinari. Nell'ultimo giorno registrati 1745 nuovi positivi, 2482 nuovi guariti e quattro nuovi decessi legati al Covid-19.

Secondo il bollettino della Regione Umbria e della Protezione Civile, aggiornato alle 8 del 5 aprile 2022, sono 16.607 gli attualmente positivi al coronavirus in Umbria. Nelle ultime 24 ore processati 2045 tamponi e 9344 test antigenici in tutta la regione.

Al 5 aprile sono 284 i ricoverati negli ospedali dell'Umbria, di cui 3 in rianimazione, 213 in area medica covid, 68 in altri reparti ospedalieri.  

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Covid in Umbria, il punto della Regione 

La curva del contagio da coronavirus in Umbria è in 'lenta discesa'. E più della metà - tra il 50 e il 60%, è stato spiegato - dei ricoverati nei reparti Covid degli ospedali dell'Umbria " arriva in ospedale per altre patologie" e i pazienti "si scoprono positivi al virus nella fase del triage". In più sono circa 17mila le reinfezioni da Covid registrate da gennaio a oggi. E al momento sono stati offettuati oltre 530 trattamenti con gli antivirali. Sono questi i dati emersi dal punto sul Covid stilato dalla Regione Umbria e dal Nucleo epidemiologico regionale. 

L'assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, spiega che "il 31 marzo è ufficialmente cessato lo stato di emergenza legato al covid, ma la Regione Umbria  - aggiunge - continuerà a gestire questa fase di transizione verso la normalità con la massima attenzione". E ancora: "In questa momento – prosegue Coletto – la maggior parte dei pazienti ricoverati arriva in ospedale per altre patologie e ha pochissimi sintomi legati al covid. Questo dimostra che la vaccinazione rimane lo strumento più importante contro il virus, ovviamente insieme alle cure". 

Coletto evidenzia anche che "è estremamente importante per il futuro insistere sulla medicina territoriale" e per questo " ho espressamente chiesto al ministro Speranza di far rientrare le Usca nella normale dotazione organica del servizio sanitario. Le Unità di sorveglianza infatti, in Umbria, con una alta percentuale di popolazione anziana, il servizio assume una grande utilità per evitare anche spostamenti ai cittadini e accessi inappropriati ai pronto soccorso". 

La Regione Umbria, conclude l'assessore alla Salute, "ha prorogato le Usca fino al 30 giugno, così come il Cts e il Nucleo epidemiologico. Contestualmente, sempre fino al 30 giugno, proseguirà l’impegno il commissario Massimo D’Angelo che ha già gestito la situazione nella fase di emergenza". 

Sul fronte dei ricoveri ordinari Covid, che segnano un incremento, la professoressa Francisci e il commissario D’Angelo spiegano che "tra il 50 e 60 per cento dei ricoverati nei reparti covid arriva in ospedale per altre patologie" e che i pazienti "si scoprono positivi al virus nella fase del triage". Per quanto riguarda le cure, la professoressa Francisci spiega "di aver effettuato al momento oltre 530 trattamenti con antivirali".  

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