Covid in Umbria, il bollettino del 3 luglio: tutti i dati aggiornati
Gli attualmente positivi sono 16.014, processati 573 tamponi e 3.850 test antigenici
La crescita della curva del contagio da coronavirus in Umbria continua. Attualmente positivi sopra 16mila e ricoveri in aumento. Nell'ultimo giorno sono stati registrati 1518 nuovi positivi e 908 guariti, a fronte di 573 tamponi e 3.850 test antigenici processati. Nelle ultime 24 ore non ci sono stati nuovi decessi legati al Covid-19.
Secondo il bollettino della Regione Umbria e della Protezione Civile, aggiornato alle 8 di domenica 3 luglio 2022, sono 16.014 (+610 rispetto al 2 luglio) gli attualmente positivi al coronavirus in Umbria.
Al 3 luglio sono 197 (+10 rispetto al 2 luglio) i positivi ricoverati negli ospedali dell'Umbria - di cui 6 (+1 rispetto al 2 luglio) in rianimazione, 131 (+3 rispetto al 2 luglio) in area medica Covid e 60 (+6 rispetto al 2 luglio) negli altri reparti ospedalieri - e 0 (dato invariato) gli ospiti nelle Rsa Covid.
Covid in Umbria, trend ancora in aumento. Coletto: "Omicron 5 ha un tasso di infezione 6 volte più alto dell’influenza stagionale"
Omicron 5 e l'aumento dei contagi
L'assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, spiega che "l’aumento dei contagi sul territorio regionale è in linea con la tendenza che si sta riscontrando in tutto il paese ed essenzialmente, deriva dal fatto che la variante Omicron 5 ha un tasso di infezione 6 volte più alto dell’influenza stagionale. E anche se la gravità dei sintomi non è alta, nelle persone fragili o immunocompromesse e per gli over 80, i sintomi possono essere importanti, tanto da richiedere l’ospedalizzazione. In questa fase risulta importante quindi, evitare di sovraccaricare i presidi ospedalieri”.
Covid, terapie e vaccini
L’assessore Coletto ricorda "la necessità di mantenere viva l’attenzione su tutte le forme di prevenzione utili a evitare il contagio". E ancora: "L’utilizzo delle terapie precoci, con anticorpi monoclonali o con antivirali orali – prosegue Coletto - entro 5 giorni dall'esordio dei sintomi, nei soggetti con fattori di rischio per sviluppare una malattia severa, è molto importante per ridurre la progressione del covid e la conseguente ospedalizzazione. Da tempo ormai – aggiunge – ho fortemente sostenuto, dopo aver sentito il parere dei medici esperti e dei ricercatori, l’utilizzo dei monoclonali per la cura della malattia prodotta dal covid".
Per quanto riguarda i vaccini Coletto evidenzia "la necessità della seconda dose booster ai soggetti fragili e agli ultraottantenni". L'assessore anticipa che "è stata inviata una nota ai distretti per inserirli nella programmazione attiva della somministrazione che andrà prodotta entro il mese di luglio 2022".