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Cronaca

Covid in Umbria, i contagi tornano a salire: "Trend in aumento, il numero dei positivi cresce in tutte le fasce d'età"

Il report del Nucleo epidemiologico della Regione Umbria e l'analisi dell'assessore regionale alla Salute

I contagi Covid tornano a salire. Negli ultimi sette giorni gli attualmente positivi sono in continua crescita (dai 9.269 del 3 marzo agli 11.344 del 9 marzo) e secondo gli esperti l'Umbria "mostra valori superiori rispetto alla media nazionale". Il report del Nucleo epidemiologico regionale fotografa così la situazione coronavirus in Umbria: "La curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni, mostrano un trend in aumento rispetto alle settimane precedenti". E "l’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti all’ 8 marzo è pari a 897".  

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Come si legge nell'analisi "l’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni aumenta attestandosi ad un valore di 1,48" e "l’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età mostra un trend in leggero aumento per tutte le classi d’età, più marcata nelle classi di età compresa tra 3 e 24 anni". In più "tutti i distretti sanitari hanno l’incidenza settimanale in aumento ma ancora inferiore a 1.000 casi per 100.000 abitanti". 

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Rispetto alla settimana precedente, prosegue il documento del Nucleo epidemiologico, "si osserva una leggera diminuzione nell’impegno ospedaliero regionale (all’ 8 marzo 140 ricoveri di cui 5 in terapia intensiva), mentre si registrano nella settimana dal 28 febbraio al 6 marzo, 17 decessi".

E sempre rispetto alla settimana precedente "si registra un aumento della percentuale di positivi sul totale dei tamponi (15.3 per cento) con un numero di test effettuati paragonabile". 

I contagi, nell'ultimo periodo, aumentano in tutte le fasce d'età. Lo conferma l'assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, che evidenzia come "i dati mettono in risalto un aumento dei casi nella fascia della popolazione più giovane compresa tra i 3 e 24 anni, ma va detto che in realtà il numero dei positivi cresce in tutte le età e che i giovani sono decisamente più monitorati anche attraverso la scuola".

I perché dell'incremento degli attualmente positivi in Umbria

L'assessore spiega che “gli esperti del Comitato tecnico-scientifico e Nucleo epidemiologico regionale riconducono l’aumento dei casi positivi a più fattori. Da una parte la diffusione al 60 per cento della variante Omicron2 sicuramente più contagiosa, dall’altra un calo di attenzione di tutti nell’adottare le precauzioni".

Per Coletto "se la maggiore libertà e la ripresa della vita sociale dal punto di vista psicologico, sicuramente fa bene a tutti e in particolare ai giovani, di contro l’aumento dei contagi, visto che il virus continua a circolare, era previsto. Fortunatamente gli indicatori di gravità, quindi ricoveri e occupazione posti in terapia intensiva, non si muovono in positivo".

Conclusione con il rinnovo "dell'invito ad adottare tutte le misure che ormai conosciamo per proteggerci dal virus, sollecitando tutti coloro che non si sono vaccinati con la terza o prima dose, a farlo al più presto perché i non vaccinati possono sviluppare forme più gravi della malattia prodotta dal virus". 

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